CANOTTAGGIO
Ragazzi dello Stein vogano nel mito
Due equipaggi dell’Isis di Gavirate sul lago Dorney, unica scuola italiana alla Junior Sculling Head

Quattro Femminile: Martina Barili, Matilde Barison, Matilde Biffoni, Sara Crivello. Quattro Maschile: Niccolò Bizzozzero, Gabriele Cataffo, Enea Tamborini, Alessandro Timpanaro.
«Siate orgogliosi: nel tempio del canottaggio del bacino olimpionico di Eton Dorney a Londra, dal prossimo 13 marzo, alla regata internazionale “Junior Sculling Head“, sarete presenti voi, come unica scuola superiore d’Italia. Il vostro liceo sportivo è un fiore all’occhiello per il nostro territorio». Mercoledì 7 marzo, nell’aula magna dell’Istituto statale d’istruzione superiore “Stein” le parole di Luca Broggini, speaker ufficiale della Federazione Italiana Canottaggio, nonché vicepresidente e addetto stampa della Fic - Comitato Lombardia, hanno centrato il significato della cerimonia di presentazione dei due equipaggi, a cui sono stati consegnati i body ufficiali di gara.
Un momento festoso, all’insegna di una soddisfazione corale, bene interpretata dalle parole della dirigente Francesca Franz che ha evidenziato quanto l’istituto “Stein” non si dedichi solo all’istruzione, ma anche alla costruzione di un progetto di vita per tutti gli alunni.
Di fronte a una platea importante, formata da ragazzi, insegnanti, atleti e testimonial d’eccellenza, Linda Casalini non ha dimenticato di rimarcare quanto l’Istituto scolastico provinciale abbia rivolto attenzione al Liceo a indirizzo sportivo dell’Istituto di Gavirate, che ha la capacità di essere radicato nel territorio, grazie alla collaborazione con diversi club.
«L’esperienza dello Stein rappresenta il tassello che mancava al ciclo scolastico centrato sul canottaggio - ha spiegato Luciano Magistri, vicepresidente Fic -. Finora l’esperienza remiera era praticata nell’ambito della scuola primaria e dell’Università. Lo spazio mancante è stato coperto dal vostro istituto, esempio che esporteremo in Italia non solo nell’ambito di questo sport».
Dopo l’intervento di Giorgio Ongania, presidente della Canottieri Gavirate, base ufficiale di allenamento dei due equipaggi e che ha creato tanti giovani atleti, è stata la volta di tre leggende varesine che hanno scritto un pezzo di storia remiera: Elia Luini, testimonial olimpionico Sidney-Atene-Pechino-Londra: «Vi renderete conto, ragazzi, quanto sia speciale quel bacino di Londra, teatro della recente Olimpiade. Ogni momento sarà magico».
Affermazione confermata da Pierpaolo Frattini, testimonial olimpionico Atene-Londra-Rio de Janeiro e consigliere federale Fic: «Quello che vedrete là, non lo vedrete da nessuna parte».
A consegnare tra gli applausi il body ufficiale ai ragazzi anche Giovanni Calabrese.
L’applauso è divenuto ancor più scrosciante quando è intervenuto Renato Gaeta, insegnante dell’istituto e allenatore dei due equipaggi, olimpionico a Seul nell’82.
Le sue parole sono state dettate dal cuore e dalla tecnica: «Per un canottiere remare a Londra è come per un tennista giocare a Wimbledon. Perché non fare vivere un’esperienza simile ai miei ragazzi in un luogo dove il canottaggio è una forma di religione? Vi avverto: venderanno cara la loro pelle!».
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