L’EVENTO
I varesini Mathlouthi e Olzi spiegano la “fiaba nera”
Relatori sabato 10 ottobre alla rassegna Strani Mondi 2025 per illustrare il romanzo "Come il giorno e la notte" dello psichiatra Hans Schmid Guisan

Lo scrittore, studioso e critico letterario varesino Paolo Mathlouthi e il professor Michele Olzi, ricercatore presso la cattedra di Filosofia della Politica dell’Università degli Studi dell’Insubria, saranno protagonista sabato 11 ottobre a Milano di Strani Mondi 2025 - kermesse deidcata alla lettura dell’immaginario - che propone, alle ore 16.50, nella Casa dei Giochi di via Sant’Aguzzone 8, un incontro incentrato sul romanzo "Come il giorno e la notte", opera distopica dello psichiatra svizzero Hans Schmid Guisan (1881 - 1932).
LA FIABA NERA
Quali esseri scivolano sotto la luce della luna mentre il loro doppio dorme pacifico tra le quattro mura domestiche? Che cosa nasconde l’oscurità una volta che ci siamo scrollati di dosso il misurato decoro borghese, orpello necessario a scandire la nostra vita diurna e raziocinante? È questo l’amletico, angosciante quesito che fa da motivo conduttore di "Come il giorno e la notte", apparso nella prima edizione in lingua italiana per i tipi della casa editrice milanese Aspis. Stretto collaboratore di Carl Gustav Jung, l’autore esplora gli archetipi dell’inconscio mosso dalla convinzione che solo la dimensione onirica offra all’uomo una reale valvola di sfogo rispetto alle costruzioni della vita sociale, che rivela sempre, a prescindere dalle forme esteriori dei sistemi politici, un lato orwelliano e liberticida. Frutto tardivo e perciò prelibato della grande tradizione del simbolismo europeo, questa appassionante fiaba nera verrà trattata sabato appunto a Milano nell’ambito della rassegna Strani Mondi 2025.
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