SUL LUNGOLAGO
Il Besanosauro sul fondo del Ceresio
Una riproduzione in ferro lunga 2,5 metri a ricordo dell’ittiosauro “varesino”

Rinasce il lungolago, con una serie di originali iniziative. L’amministrazione acquisirà e restaurerà il chiosco doganale in stile Liberty di via Mazzini, di fronte alla stazione ferroviaria capolinea della tratta Varese-Porto Ceresio, che sarà riattivata con l’apertura dell’ Arcisate-Stabio. Ne ha dato notizia il sindaco Jenny Santi, intervenendo con l’assessore alla Cultura, Alessandro De Bortoli, ad un primo incontro della “Consulta degli artisti” – pittori, scultori, fotografi– costituita a Porto Ceresio per volontà del Comune al fine di ideare iniziative da organizzarsi nel centro turistico.
Più di una ventina gli artisti presenti, accompagnati dal curatore Salvatore Ferrara.
Un’altra bella iniziativa è quella della posa sul fondo del lago, davanti alla sponda in centro paese, di due sculture in metallo realizzate dal gruppo “Artisti in movimento”. Si tratta di un pesce con struttura in profilati di lamiera inox, 2,5 metri in lunghezza e 2 in altezza, sulla quale saranno appesi circa 160 sagome di pesciolini, che muovendosi nell’acqua daranno l’effetto delle squame. Ci sarà poi una riproduzione in ferro dello scheletro del Besanosauro, l’ittiosauro rinvenuto negli scavi paleontologici di Besano. E’ il simbolo dei fossili del Triassico medio del sito Unesco del Monte San Giorgio del quale fa parte anche Porto Ceresio: un animale preistorico che nuotava nella laguna tropicale che copriva questo territorio 250 milioni di anni fa.
Le due sculture, che hanno dimensioni analoghe, saranno esposte in piazza Sant’Ambrogio in coincidenza con la mostra collettiva degli Artisti in movimento, il 20 e 21 maggio.
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