VAL D’OSSOLA
Il bramito del cervo innamorato

Animali fieri e diffidenti, i cervi, di cui oggi sull’arco alpino vivono oltre 55mila esemplari: osservarli nel loro habitat non è facile. Uno dei momenti più favorevoli per farlo è questo, tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, periodo degli accoppiamenti, in cui i maschi più forti e dominanti conquistano e difendono attivamente un territorio all’interno del quale staziona un branco più o meno numeroso di femmine.
Il maschio di cervo, un ungulato selvatico, ha comportamenti spettacolari, dovuti all’indole combattiva, alla mole dei soggetti (un maschio adulto può superare i due quintali di peso) e alle dimensioni dei palchi di corna. Oltre ai combattimenti diretti tra maschi, nella stagione riproduttiva si può udire il bramito del cervo: come ci spiega Luca Pellicioli, veterinario faunista, «Il bramito è una emissione profonda di suono che fanno i maschi solo durante il periodo degli amori, un segnale di affermazione sul gruppo di femmine e di supremazia sugli altri maschi».
Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre al rifugio Cai «Città di Arona» in alta Val d’Ossola (Varzo, Val Divedro, Verbania), l’ascolto e, se possibile, l’osservazione dei cervi in amore è protagonista di un weekend speciale. Lo organizza Lorenzo Scandroglio, poeta gallaratese, uomo di montagna e gestore del rifugio, che dice: «Verso primitivo e spaventoso, il bramito ha un significato fondamentale nell’armonia vitale di questo ungulato che merita tutto il nostro rispetto e la nostra discrezione. Ecco perché non lo ridurremo a spettacolo, ma ci faremo silenziosi contemplatori sulla terrazza del rifugio che si affaccia sulla conca dell’Alpe Veglia». Durante la cena il naturalista Roberto Viganò spiegherà il rituale del cervo in amore. Prenotazione obbligatoria: 0324.780837.
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