MILANO
Il Celeste Impero di Fang Zhaolin

Tradizione e modernità, Oriente e Occidente. Mondi e culture si incontrano nel segno delicato e insieme energico di Fang Zhaolin, artista cinese che il museo della Permanente di Milano celebra con la prima grande retrospettiva italiana, curata da Daniel Sluse con la collaborazione di Jean Toschi Marazzani Visconti e del museo Xuyuan di Pechino.
Una sessantina di opere, molte di grande formato, in cui l’antica cultura cinese si sposa, con risultati unici, con la lezione degli Impressionisti e le potenzialità dell’Espressionismo, il segno istintivo di Pollock, i tratti neri di Kline e l’immaginario di Kandinskij.
Nata nel 1914 nell’antica cittadina di Wuxi, sulle sponde del Fiume Azzurro, e scomparsa a Hong Kong nel 2006, Fang Zhaolin è stata una donna tenace, che ha unito l’amore per la storia e la cultura del suo paese d’origine con la curiosità per l’Occidente.
Di famiglia agiata, vive tra Shangai e Hong Kong. Durante la guerra scappa in Inghilterra. La curiosità non l’abbandona nemmeno quando, rimasta prematuramente vedova (giovanissima aveva tragicamente perso anche il padre) con otto figli a carico, deve conciliare la passione per l’arte con la necessità di seguire l’azienda di famiglia.
Si forma presso uno dei più grandi maestri cinesi, Chang Dai Chien, studia e viaggia, in Europa e negli Stati Uniti.
La montagna è il soggetto più presente nel suo universo di carta di riso e inchiostro: vette nere e azzurre, scavate da torrenti e cascate, attraversate da sentieri ripidi, costruite con pennellate istintive e veloci, luoghi amati ma anche simbolici. «Ti ammiro e ti stimo e guardo a te come ad un’alta montagna», scrive al proprio maestro in una delle lunghe didascalie delle sue opere.
Nel lungo percorso della «Signora del Celeste Impero», la tecnica moderna si coniuga con la tradizione calligrafica, in cui il pennello si muove da sinistra a destra con un ritmo di scrittura ora rapido ora lento. Senza mai dimenticare i 5000 mila anni di storia cinese: «Dobbiamo avere ferma fiducia della nostra arte, solo così possiamo guadagnare il rispetto degli occidentali. Noi non rifiutiamo l’essenza degli altri popoli, soltanto non rinunciamo alle caratteristiche della nostra arte cinese».
«Fang Zhaolin. Signora del Celeste Impero» - Milano, Museo della Permanente, fino al 10 settembre tutti i giorni 10-19.30, dal 1° agosto da martedì a domenica 10-13 e 14.30-18.30, ingresso libero.
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