SCUOLE SUPERIORI
Il classico? Meglio a Saronno
Le nuove classifiche ribaltano la situazione: “Crespi” dal primo al quarto posto, “Legnani” secondo, ma Busto ha scuole al top. In crisi gli istituti gallaratesi

A trazione saronnese. Tra Varese e Milano, le scuole superiori scoprono una nuova leadership nelle classifiche annualmente aggiornate dalla Fondazione Agnelli tramite il portale Eduscopio. Alla base della comparazione di licei e istituti superiori presenti su un determinato territorio, divisi per indirizzi, è l’intento di offrire in particolare alle famiglie uno strumento in più per orientare i figli sulle scelte da farsi una volta ottenuta la licenza media.
In questo contesto, lo scorso anno, balzò alle cronache il primato del liceo classico Daniele Crespi di Busto Arsizio, che secondo gli indici di valutazione usati risultò essere non solo il migliore della zona, ma dell’Italia intera. Se a seguito di tale exploit si guadagnò forse troppo velocemente la fama di migliore scuola d’Italia, altrettanto velocemente si dovrà ora revocarle tale titolo, dal momento che nel giro di un anno è scesa di tre posizioni in classifica solo considerando un arco di 30 chilometri da Busto.
In tale porzione di territorio a cavallo di due province e comprendente entrambi i capoluoghi di Milano e Varese, spicca ora invece il liceo Legnani di Saronno, che fra 38 classici risulta secondo solo ad un istituto paritario milanese, nato appena dieci anni fa, ed è secondo anche fra 43 licei linguistici, ma è invece primo in assoluto per quanto riguarda l’indirizzo di scienze umane, dove invece il Crespi, per esempio, neppure figura poiché la quantità di dati pervenuti non è stata valutata sufficiente da Eduscopio per entrare in classifica.
Tale classifica, infatti, segue le oscillazioni di un indice che ne combina tra loro altri due, entrambi riferiti ai primi passi allungati in università dai diplomati, ossia il numero di crediti universitari ottenuti al primo anno e la media dei voti, tenuto conto anche di un quoziente di difficoltà.
Eduscopio evidenzia anche in percentuale la difficoltà del percorso scolastico nei cinque anni di superiori, misurata dal numero di bocciature e di abbandoni registrati. Sulla base di tali indici numerici, oltre allo svettare del Legnani e seppure in retromarcia alla buona posizione del Crespi, rimarchevoli sono in generale i posizionamenti di istituti varesini o alto-milanesi. Su tutti, due primi posti: tra i tecnici tecnologici, comprendenti gli Itis in primo luogo, ma anche le scuole di agraria e gli alberghieri, a primeggiare è l’Istituto Torno di Castano Primo, che stacca il Keynes di Gazzada e ancor di più i prestigiosi Dell’Acqua di Legnano e Facchinetti, tra Busto e Castellanza, mentre fra i tecnici economici il primato è spettato quest’anno al Don Milani di Tradate, davanti per le stesse lunghezze al Maggiolini di Parabiago.
Appaiono invece in difficoltà gli istituti gallaratesi, con i due licei al dodicesimo posto tra i classici e al ventitreesimo tra gli scientifici, senza posti di rilievo neppure per i tecnici. Meglio i bustocchi, con il liceo Tosi terzo tra gli scientifici, il Crespi quarto tra i linguistici, il Candiani quinto tra gli artistici dove pure la concorrenza è minore (molte realtà non hanno dati sufficienti per entrare in graduatoria) e lo stesso Eduscopio ammette di non avere registrato le performance alle Accademie di Belle Arti, e neppure il sesto posto dell’Ite Tosi tra i tecnici economici non sfigura, benché le potenzialità potessero lasciare supporre ben altre ambizioni.
A Varese, si difende bene il Manzoni, terzo sia tra i linguistici che tra le scienze umane. Stenta invece Legnano, sempre bassa in classifica, sia tra i licei che tra gli istituti tecnici.
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