LE PROTESTE
Il dottore va in pensione, mezzo paese senza medico
Anche il sindaco, il vice e tutta la giunta comunale di Massino Visconti non hanno più una figura a cui rivolgersi. C’è chi si affida a studi lontani oltre 30 chilometri

Mezzo paese (500 su 1000 abitanti) senza medico di base. E anche sindaco, vice e la giunta senza il medico di famiglia. Succede a Massino Visconti, piccolo paese del Vergante dove lo storico medico ed ex assessore Alberto Incarbona è andato in pensione il primo settembre.
IL SINDACO: «POLITICHE NAZIONALI SCELLERATE»
La denuncia dal sindaco Vilmo Pescara: «Gran parte della nostra popolazione è anziana e il 20% di quelli senza medico sono ultraottantenni. Vengono in farmacia da mia moglie a chiedere consigli e sono preoccupati. Il diritto alla salute previsto dalla nostra Costituzione e pagato dalle nostre tasse che fine ha fatto? Alcuni residenti, per assurdo, hanno scelto il medico di base a Castelletto Ticino, a Briga Novarese o in altri centri distanti oltre 30 chilometri. Questi devono sperare di aver un figlio o un amico gentile che si rechi fino in questi centri per le ricette. Le cause vanno ricercate in scelte politiche nazionali scellerate nel corso degli ultimi anni»
DIFFICOLTÀ ANCHE IN ALTRI CENTRI
La situazione è difficile anche a Nebbiuno e Pisano, dove non c’è neppure un ambulatorio con medico. Da lunedì a Nebbiuno, Oleggio Castello, Invorio e Pogno ci saranno dei medici di guardia medica che su prenotazione prescriveranno farmaci e faranno visite a chi è senza medico. «Mi dicono però che ci sono già le liste di attesa e si va in là con gli appuntamenti - aggiunge il vicesindaco Antonio Airoldi -. Io e mia moglie siamo senza medico. Il medico non è solo un mero prescrittore di ricette, se no basterebbe un medico Asl o un funzionario. Deve seguire il decorso delle malattie e lo stato di salute del paziente. Lunedì andremo a Baveno dove ci sarà un’assemblea dei sindaci del Vco con l’assessore competente regionale. Le soluzioni trovate sono dei tamponi. Dobbiamo poi riunirci anche noi sindaci della zona di Borgomanero e Arona. Non si può andare in ordine sparso».
Le carenze dei medici si registrano anche a Lesa, Meina e Arona dove il sindaco Alberto Gusmeroli ha invitato, finora invano, alcuni medici ad alzare il massimale a 1800 utente e non ad autolimitarsi come stanno facendo attualmente.
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