LA PELLICOLA
Il film su Doris e il “sogno” varesino
Proiettato al Miv il lavoro sul fondatore di Mediolanum con la regia di Campiotti. Guido Borghi: «Girare un film tutto a Varese?

«Un film tutto girato a Varese? Magari. Datemi una buona storia e ne riparliamo. Intanto godiamoci Ennio Doris - C’è anche domani».
Guido Borghi sugli scudi questa sera, giovedì 27 giugno, al Miv. A partire da una prMagari»ecisazione: «Lo dico con un certo orgoglio, l’idea del film l’ho avuta io. Condivisa con mio figlio Giorgio. Abbiamo scelto il regista, Giacomo Campiotti, e ci siamo presentati con la nostra proposta dalla famiglia Doris. Ci conoscevano perché sono nostri gli spot di Banca Mediolanum, hanno approvato il progetto e l’abbiamo prodotto».
Per il regista, di Casciago ma da tempo trasferitosi a Roma, «quello a Varese è sempre un ritorno gradito, spero di essere profeta in patria, insomma che il film vi piaccia».
A giudicare dall’attenzione in platea, il risultato è arrivato. La proiezione, preceduta da un rinfresco, era solo a inviti. Max Frattini ha saputo richiamare un parterre importante che ha visto schierate tutte le autorità - sindaco, prefetto, questore, comandante dei carabinieri - e alcuni campioni del basket che hanno fatto grande Varese, da Aldo Ossola a Dodo Rusconi, da Paolo Vittori a Massimo Lucarelli.
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