METEO PAZZO
Il geco ora si arrampica sui muri della Valganna
Singolare ritrovamento del piccolo rettile a Marchirolo

Cosa ci fa un geco nella Siberia varesina? Il piccolo rettile, tipico delle aree costiere e sub-costiere italiane, è stato infatti visto e fotografato a Marchirolo. Peccato che l’animale di solito si trovi solamente in ambienti più caldi, tanto da essere, per esempio, il simbolo di Formentera, isola delle Baleari. Invece stavolta è stato avvistato ai piedi del Monte La Nave.
A spiegare questa situazione inedita che, probabilmente, sarà sempre sempre più frequente in futuro, anche per altre specie, è Stefano Scali, conservatore di zoologia dei vertebrati al museo di Storia naturale di Milano: «La presenza dei gechi in nord Italia non è nuova. I primi sono già stati osservati negli anni Ottanta e Novanta, specialmente nelle grandi città: Milano, Brescia e Verona. La loro origine? Non si sa. Probabilmente sono arrivati nei carichi di frutta, di legna o di altre merci giunte in Pianura Padana dal centro e sud Italia. Quello di Marchirolo è un geco comune che, chissà, forse è arrivato all’interno dei bagagli di qualche turista», tornato a casa dopo una vacanza in qualche località mediterranea.
L’esemplare supererà l’inverno nella (ex) Siberia varesina dove, fino a qualche anno fa si vivevano inverni sottozero e con metri di neve? Chissà. Ma, ormai, non parrebbe impossibile.
Per quanto riguarda i gechi, infatti, la novità consiste nel fatto che, fino a poco tempo fa, non si avevano notizie della loro riproduzione alle nostre latitudini: «Ma la situazione è cambiata drasticamente negli ultimi anni - prosegue Scali - e a Milano adesso il geco è diffuso ovunque. Ciò, probabilmente, è dovuto al cambiamento climatico che sta rendendo sempre più calde le nostre città. Se, infatti, prima i gechi trovavano riparo nei cassettoni delle tapparelle, nelle cantine o dove, grazie a luoghi più caldi, potevano tentare di superare l’inverno, adesso riescono anche a riprodursi, visto che si trovano anche i loro piccoli. Evidentemente si sono naturalizzati e si stanno diffondendo». Fortunatamente, però, pur essendo una «specie aliena per la Lombardia, non crea problemi, anzi. I gechi sono assolutamente innocui per l’uomo; anzi, mangiano un sacco di insetti e quindi, specialmente d’estate, ci fanno un favore. Sono prevalentemente notturni e sanno arrampicarsi benissimo anche su superfici completamente lisce, come il vetro, grazie a delle piccole setole poste sotto le zampe».
© Riproduzione Riservata