CAIRATE
C’è un enigma da risolvere tra le mura del monastero

Novanta minuti, un antico enigma da risolvere ambientato in un monastero longobardo. Sono questi gli ingredienti della escape room più divertente del Varesotto ambientata nel meraviglioso monastero di santa Maria Assunta a Cairate e che si può fregiare di essere l’unica ad avere un’ambientazione che da sola vale l’ingresso. L’idea di allestire il gioco di logica che ultimamente va molto di moda, tra le antiche mura è venuta, un po’ per gioco, a Mauro Canavesi, vicepresidente della Pro loco cittadina che già l’anno scorso aveva provato (con successo) a mettere in piedi tutto questo.
Canavesi, perché ha pensato di allestire una escape room nel monastero?
«L’idea è nata con due obiettivi finali. Da un lato volevo attirare al monastero persone che normalmente non sarebbero venute a visitare la struttura se non motivate, e mi riferisco a un pubblico tra i 25 e i 40 anni. Cercavo un pretesto affinché i ragazzi, giocando, conoscessero il posto e la sua storia e, magari, se ne innamorassero portando altri amici. Dall’altro volevo anche raccogliere dei fondi che aiutassero la gestione quotidiana del monastero. La struttura infatti si mantiene con contributi e questa del gioco mi sembrava una buona idea. L’intero ricavato (a offerta libera partendo da un minimo a persona o gruppo n.d.r.) infatti viene utilizzato dalla Pro loco per tutelare e promuovere il monastero».
Questo è il secondo anno, si ritiene soddisfatto?
«L’anno scorso il successo è stato grandissimo, nonostante i miei timori iniziali, tanto che questa volta abbiano iniziato in anticipo, ad aprile, e andremo avanti fino alla fine del mese di settembre. La partenza è stata un successo, basti pensare che le prime date libere per prenotarsi e giocare sono in calendario dal 30 di maggio. Il target è vario, diciamo che la grande maggioranza dei partecipanti ha tra i 23 e i 50 anni».
In quale parte del monastero è ambientato il gioco?
«Abbiamo allestito il tutto nella chiesa che è divisa in due parti, una esterna e l’altra interna, collegate da un locale. Questi tre ambienti sono il luogo dove i concorrenti devono mettersi alla prova e svelare il mistero».
A proposito, qual è l’antico enigma da risolvere?
«L’anno scorso l’obiettivo era trovare il famoso pulcino d’oro che il Barbarossa regalò alle monache e che mai fu trovato. La leggenda infatti vuole che Federico Barbarossa, prima di giungere a Cairate, avesse trafugato da Monza la chioccia dai pulcini d’oro appartenuta alla regina longobarda Teodolinda e, per sdebitarsi dell’ospitalità (si dice abbia dormito nel monastero la notte prima della battaglia di Legnano n.d.r.), abbia omaggiato le monache di uno degli otto. Quest’anno invece lo scopo del gioco è quello di trovare l’anello di Manigunda la fondatrice del monastero». (s.m.)
Escape room - Tutti i mercoledì fino alla fine di settembre dalle ore 21 nel monastero di santa Maria Assunta in via Monastero 4 a Cairate, offerta dai 10 euro a persona, gruppi minimo 40 euro. Prenotazione richiesta al 392.5135747.
Tutti i mercoledì sino a fine
settembre l’edificio medievale
di Cairate ospita una «escape room» organizzata dalla Pro loco. Chi trova l’anello di Manigunda?
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