IL LUTTO
Il mondo del rally piange Mario Fidanza
Classe 1950 aveva iniziato a correre da pilota a metà degli anni Settanta. I funerali a Mesenzana

L’ennesima scomparsa colpisce il mondo rally nella terra dei sette laghi. Dopo Mauro Saredi, Mario Manzoni, Gilberto Buzzi e Giancarlo Biasuzzi, oggi, martedì 9 aprile, con profonda tristezza la famiglia e gli amici della scuderia Valcuvia Corse hanno annunciato la morte di Mario Fidanza. Nell’arco di pochi mesi l’inesorabile malattia lo ha fiaccato e poi stroncato.
LA SUA CARRIERA NEI MOTORI
Classe 1950, di Mesenzana, aveva un carattere gioviale, vulcanico, sempre pronto alla battuta e a rievocare con sorprendente precisione e rara memoria storica episodi del mondo rally che lui tanto amava.
Inizia a correre da pilota a metà degli anni Settanta con la moglie Manuela (Fiat 124 Spider Abarth nel celebre rally 333 Minuti poi con Opel Kadett e Manta GT/E, ecc). Prosegue da navigatore ottenendo brillanti risultati: vince a fianco ai piloti Rodolfo Mainoli nel team Autolaghi di Luino e nel team Porsche-Redolfi, poi con Mauro Saredi nel team Renault-AutoGi, anche con David Bizzozero e Mauro Miele, ecc). Nel giugno 1984 indimenticabile la vittoria nel 6° Rally Aci Varese con il cunardese Mainoli e la stupenda Porsche 911 RS 3000: quel trionfo Mario Fidanza lo dedica a sua figlia Martina, nata tre anni prima di quel meraviglioso successo, prima vittoria della RS in Italia. “Fido” fece da “padrino” e iniziò al mondo rally il “dakariano” Bizzozero (prima gara Opel Manta GT/E) e terminò a far da navigatore con la R5 Gt Turbo sempre con l’amico varesino.
OLTRE IL RALLY
Mario Fidanza fu abile imprenditore ed artigiano del legno e dei materiali speciali: a Mesenzana nota la sua Sci Sfida, fabbrica a conduzione familiare che costruiva e commercializzava slitte, attrezzature per lo sci alpino, sci nordico e sci nautico.
I funerali di Fidanza si terranno giovedì 11 aprile, ore 16, nella chiesa parrocchiale di Mesenzana.
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