FESTIVITÀ
Betlemme rivive a Bizzozero
Grande folla, ieri, per la sacra rappresentazione della Natività

Grande successo per “La notte di Betlemme”, la rappresentazione teatrale della natività proposta ieri pomeriggio nel rione di Bizzozero dalla parrocchia dei Santi Martiri Evasio e Stefano a Varese. Già a partire da metà pomeriggio, nonostante la giornata nuvolosa e la bassa temperatura, hanno iniziato ad affluire in piazza Sant’Evasio numerosi varesini accolti nella tenda del centurione dal tribuno Mario Paolini. Impossibile determinare il numero esatto di coloro che hanno assistito alla sacra rappresentazione ma, per gli organizzatori, erano presenti non meno di cinquecento persone.
Nella piazza e nel cortile dell’oratorio parrocchiale è stato allestito il villaggio di Betlemme dove lo scenografo Antonio Caputo ha cercato - come ha spiegato al termine della rappresentazione il parroco e responsabile della comunità pastorale “Beato Don Carlo Gnocchi”, don Marco Casale - di ricostruire l’ambiente dove è nato Gesù senza trascurare anche alcuni particolari storici. Sul sagrato della chiesa parrocchiale sono state montate le tende dell’accampamento che ospitava i soldati romani. Vicino al campo militare il banco del pescatore Silvano Paoli. Quest’anno, rispetto alle precedenti tre edizioni, Caputo ha introdotto tre nuove scene del villaggio: il lavatoio, la tenda del censimento e la bancarella del mercato con le verdure. Anche quest’anno, come in passato, Silvia Marcela Messina ha cucinato la polenta in un grande paiolo. Accanto a lei, il forno del villaggio con il fornaio Luca Famlonga impegnato ad impastare il pane, distribuito successivamente da Simona Ligorio e Maura Visconti. Gabriele Trani con la moglie Monia Beggiato e la figlia Margherita che, nel 2018, impersonarono i componenti della Sacra Famiglia, hanno animato la bottega del casaro vendendo caciotte prodotte in Valcuvia con latte di capra e di mucca.
Tra i personaggi del villaggio anche il vicario per la pastorale giovanile della comunità pastorale, don Davide Caccianiga, nel ruolo di scriba docente alla scuola rabbinica. Incuranti del freddo pungente, Giulia Manco e Martina Marrone sciacquavano i panni nell’acqua del lavatoio. Gli spettatori, attendendo l’oscurità e l’inizio della rappresentazione si sono riscaldati accanto ad alcuni bracieri accesi nel cortile sorseggiando vin brulè e thè caldo offerto da Mauro Navarro e Stefano Ziliani.
Poco dopo le 17, con la partecipazione di una settantina di attori, la collaborazione di sette fonici e tecnici delle luci, è iniziata la rappresentazione della Natività che ha riproposto la scena dell’arrivo a Betlemme della Sacra Famiglia, interpretata da Manuele Lanciani, Costanza Alberti e dal piccolo Elia Alberto Lanciani, e l’adorazione dei tre Re Magi, Giuseppe Festa, Alessio Carcano e Christian Afferi.
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