al Monte Generoso
In vetta per cogliere il Fiore di pietra

Se non ci siete mai stati, dovete andare, se invece lo conoscete già, dovete assolutamente tornare, perché tutto è cambiato. Dove? In cima al Monte Generoso, a quota 1704 metri per la precisione, la principale cima panoramica del Canton Ticino e una tra le più belle della Svizzera, che ha recentemente cambiato aspetto. Appena scesi dal pittoresco trenino a cremagliera che vi porta, se non volete fare fatica, fino in vetta lo sguardo è rapito dal panorama spettacolare che si apre a 360° intorno a voi, una vista che spazia dalla regione dei laghi alla catena alpina del Gran Paradiso, dal Monte Rosa al Cervino e dalla Jungfrau al massiccio del Gottardo e a Sud sulla Pianura Padana (alcuni vedono anche la Madonnina di Milano, ma per alcuni è solo leggenda), e dal Fiore di pietra la nuovissima e opera che porta la firma inconfondibile dell’architetto ticinese Mario Botta.
La nuova struttura, sorta dove in precedenza vi era un albergo già dai primi del Novecento, ha pianta ottagonale con singoli «petali» che racchiudono uno spazio centrale, mentre sul fronte Est la corona circolare lascia spazio a un’ampia terrazza che segue l’andamento del crinale della montagna. La particolare configurazione a «petali», che ricordano quelli della peonia selvatica il fiore simbolo del Monte Generoso, è disegnata da un insieme di torri di cinque piani che si innalzano dapprima con una leggera inclinazione verso l’esterno per poi richiudersi ai piani alti. Le torri hanno grandi aperture vetrate che permettono una visuale completa, in particolare a Sud sulla Pianura Padana e a Nord sul lago di Lugano e sull’arco alpino. Il nuovo emblema del Monte Generoso ha per il Botta un significato molto profondo e personale: la montagna infatti è un ricordo della sua gioventù, quella delle spedizioni avventurose fatte con amici nelle notti estive per giungere in vetta all’alba e assistere al sorgere del sole.
Oltre ad essere l’autore del disegno dell’imponente edificio, Botta ha anche curato gli allestimenti interni per i quali è stato utilizzato soprattutto legno di quercia. Il cuore del Fiore di pietra ospita uno spazio espositivo in cui si possono ammirare i disegni del Botta e alcune foto d’epoca, una sala convegni, un self service e un ristorante la cui cucina, guidata dallo chef italiano Lucca Bassan, promuove i prodotti tipici del territorio ticinese. Per chi fosse a caccia di una location esclusiva per il matrimonio, il Monte Generoso ospita una deliziosa chiesetta dove pronunciare il fatidico e romantico «sì».
Passeggiate
Il Monte Generoso offre molte escursioni adatte a tutti. Sul versante svizzero e italiano, dal lago di Lugano a quello di Como, esistono itinerari d’interesse naturalistico sviluppati su 51 km: il sentiero della natura, le bolle, il percorso delle nevere (costruzioni in sasso cilindriche interrate per 2/3 in inverno riempite di neve e usate in estate come frigorifero), le carbonaie, l’osservazione delle peonie officinalis e la via dei pianeti. Salendo a piedi verso la vetta è possibile ammirare alcune curiosità geologiche come tracce di fossili di animali che un tempo strisciavano sulle sabbie del fondale marino. Interessante anche la flora con oltre 800 specie vegetali tra cui la rara peonia selvatica. I visitatori più fortunati possono anche imbattersi in qualche esemplare di una colonia di camosci oppure nei cavalli del monte Bisbino che corrono liberi sugli alpeggi.
La via ferrata
Per i più esperti esiste anche una ferrata, una via di mezzo tra l’escursione alpina e l’arrampicata sportiva, che s’inerpica lungo le rocce, assicurata con funi di ferro e attrezzata con scalette. Il percorso inizia a 1704 metri di altitudine e ha una durata di circa 3 ore. La passeggiata è fattibile da adulti, scuole e bambini a partire dagli 8 anni, sono però richiesti un passo sicuro e assenza di vertigini.
Altri sport
Non solo passeggiate, dalla stazione Bellavista, poco prima della vetta, i bikers possono percorrere un sentiero in un faggeto fino a raggiungere la strada cantonale per Capolago. Gli appassionati del volo in parapendio possono salire in vetta con il trenino e spiccare il volo insieme a poiane, nibbi, falchi e aquile.
L’osservatorio astronomico
Inaugurato il 26 agosto 1996 alla presenza dell’astrofisica Margherita Hack, l’osservatorio astronomico, uno dei più all’avanguardia d’Europa, possiede un telescopio da ø 61 cm con cui ammirare la volta celeste la sera approfittando di eventi a tema oppure il sole ogni domenica da giugno a settembre dalle 14.30 alle 17.30.
La grotta dell’orso
Scoperta nel 1988 sul versante italiano del monte e a circa una mezz’ora di cammino dal Fiore di pietra, la grotta dell’orso è un importante giacimento ancora oggetto di studi, ma aperto al pubblico. Al suo interno sono stati ritrovati reperti di oltre 800 orsi delle caverne vissuti ed estinti circa 60000 anni fa. Oltre agli orsi sono stati rinvenuti anche reperti del leone delle caverne, lupo, stambecco, alce e, recentemente, attribuiti all’uomo di Neanderthal. La grotta si sviluppa per oltre 200 metri (di cui 70 visitabili) ed è visitabile dal 27 maggio al 1 ottobre dalle 10.30 alle 16.
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