PRATICHE PIÙ VELOCI
Inaugurato a Cassano Magnago l’ufficio di prossimità
I cittadini potranno presentare atti di volontaria giurisdizione invece di rivolgersi al tribunale. Presente anche il neo-europarlamentare Mario Mantovani

Si accorciano le distanze tra la giustizia e le persone. Soprattutto quelle più fragili che hanno bisogno di un amministratore di sostegno o di tutele per i minori. È stato inaugurato questa mattina, mercoledì 12 giugno, a Cassano Magnago un ufficio di prossimità aperto ogni lunedì mattina in municipio al quale le persone potranno rivolgersi per tutte quelle pratiche legate alla volontaria giurisdizione per le quali finora ci si è dovuti rivolgere al tribunale.
L’INAUGURAZIONE DELLO SPORTELLO DI PROSSIMITÀ
«Un servizio di primaria importanza che il Comune ha voluto mettere a disposizione perché crediamo sia necessario avvicinare la giustizia ai cittadini», ha sottolineato il sindaco Pietro Ottaviani. Ad applaudire i referenti delle associazioni attive nel sociale. «Una risposta ai bisogni che permette di accorciare i tempi per le persone che hanno davvero bisogno», le parole di Antonella Cibin di “Più di 21”.
Il percorso che ha portato all’apertura dello sportello è nato dalla collaborazione tra Comune, Regione, Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Tribunale di Busto Arsizio, rappresentato a Cassano dal giudice Carlo Barile e dalla funzionaria Anna Maria Mirarco che ha seguito il progetto. Presenti anche i sindaci dei paesi vicini e il direttore sociosanitario dell’Asst Valle Olona, John Tremamondo.
MANTOVANI: «IN LOMBARDIA SERVE UNA RIFORMA DELLA SANITÀ
A benedire l’iniziativa anche il neo-europarlamentare Mario Mantovani, alla sua prima uscita ufficiale dopo l’elezione. «Iniziativa di alto senso civile», il suo commento. Il sindaco di Arconate, già promotore della legge sull’amministratore di sostegno, a margine dell’inaugurazione a Cassano Magnago ha inoltre parlato della necessità di riformare la sanità lombarda: «Credo che in Lombardia serva un ritocco, una revisione, una legge di riforma della sanità». Poi sull’ospedale unico: «Ci sarà ancora da decidere la funzione del grande ospedale. In attesa di questa decisione io i due ospedali li manterrei».
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