L’ALLARME
Cinghiali: appello alla Regione
I sindaci di Arcisate e Induno Olona chiedono più tutela. L’assessore Rolfi: «Cambiare una legge anacronistica»
Gli amministratori comunali si sono subito interessati al problema dei cinghiali che, alla ricerca di cibo, entrano nell’abitato, richiamati anche dai rifiuti esposti fuori dalle case per la raccolta.
Se da un lato questi animali rappresentano un pericolo per automobilisti e motociclisti, in quanto attraversano strade trafficate come la statale della Valganna e la via Tabacchi, dall’altro causano danni ingenti alle coltivazioni.
Nelle aziende agricole di Induno Olona e Arcisate ci si è trovati a fronteggiare una situazione che non ha precedenti e rappresenta una vera emergenza. I cinghiali, che si muovono in branchi formati da numerosi esemplari, invadono i terreni, scavano buche, danneggiano i campi di mais, rompono alberi da frutto e rendono inutilizzabile il foraggio.
Il sindaco Marco Cavallin dice: «Sin da quando, nei mesi scorsi, si è manifestato il problema dei cinghiali nel rione Frascarolo alle falde del monte Monarco e nelle strade del rione Broglio come la via Cesariano ho sollecitato alle autorità competenti un intervento. La Polizia ittico venatoria della Provincia ha risposto alla mia richiesta spiegando che un decreto regionale individua le zone in cui si possono prelevare i cinghiali, ma la legge 157 del 1992 sulla caccia non consente interventi all’interno dell’abitato. La situazione creatasi è tale per cui ritengo sia necessaria una modifica alla normativa, avanzeremo una richiesta in tal senso».
Cavallin rileva: «Non ci sono solo i danni alle attività agricole, che pure rappresentano un serio problema o il fastidio per i cittadini che si ritrovano questi animali che rovistano tra i rifiuti davanti a casa, ma anche rischi per le persone, soprattutto per gli incidenti che i cinghiali potrebbero causare attraversando le strade durante la notte».
Sono state danneggiate anche aziende agricole di Arcisate, dalla Poscalla al rione Motta, alle falde del monte Useria: «Condivido la preoccupazione per la presenza sempre più numerosa di cinghiali sul territorio - commenta il neo sindaco Gianluca Cavalluzzi - che stanno diventando un problema non solo per gli agricoltori ma anche per i cittadini. L’amministrazione non ha strumenti per intervenire direttamente, ma certo saremo attenti e solleciteremo provvedimenti a Governo e Regione».
Sulla questione dei cinghiali, l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ha detto: «La situazione rischia di andare fuori controllo a causa di leggi anacronistiche. Serve cambiare la legge 157, prevedendo espressamente la figura del cacciatore come operatore volontario, ossia una figura formata, che si mette a disposizione delle polizie provinciali per contenere la diffusione di questa specie».
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