L’ALLARME
Cinghiali e caprioli sotto casa
Spinti dalla fame, ungulati a spasso nel rione Broglio
Sono esasperati gli abitanti del rione Broglio per le continue visite notturne dei cinghiali, che li tengono in costante allarme per i danni che provocano. Inoltre, trovarseli fuori dalla porta di casa genera apprensione, come era accaduto a una giovane rimasta assediata in auto a Frascarolo, nei pressi del castello.
L’ultimo episodio è delle prime ore di ieri mattina, attorno alle 4. Gli animali hanno rovesciato i contenitori di plastica e rovistato nei rifiuti secchi e umidi esposti per la raccolta davanti ai cancelli delle abitazioni di via Cesariano, lasciando un vero disastro. Sono stati poi i residenti a dover pulire.
La presenza dei cinghiali, che spesso si muovono in branchi anche numerosi, era stata segnalata, sempre in questa zona, settimana scorsa e poi ancora domenica sera, attorno alle 22. Dunque ormai le incursioni dei cinghiali si verificano al Broglio quasi tutte le notti, ma è già dalla scorsa estate che si spingono con sempre maggiore frequenza all’interno del paese, costituendo un problema di non facile soluzione.
Gli abitanti del quartiere, talvolta svegliati dal rumore, seguono dalle finestre le “scorribande” nei prati all’interno dell’abitato, tra villette e palazzine. «L’altra notte c’era un esemplare di notevoli dimensioni - riferisce un residente in via Cesariano - che frugava tra i rifiuti esposti per la raccolta».
I cinghiali ribaltano i secchi dell’umido e trascinano poi i sacchetti, per frugarvi indisturbati in una zona riparata. Quando ci sono i cuccioli, questi riescono ad introdursi nei giardini dai varchi delle recinzioni, salvo fuggire spaventati dall’abbaiare dei cani. Per difendersi dalle incursioni notturne dei cinghiali, che grufolano nei terreni alla ricerca di cibo e rovinano orti e alberi da frutto, a Frascarolo si stanno realizzando una rete metallica di protezione che corre tutt’attorno ai prati e staccionate per gli orti, che altrimenti verrebbero completamente distrutti.
Da questo borgo alle falde del Monarco, che è il più esposto alle incursioni, per arrivare al Broglio i cinghiali percorrono la Strada romana che passa dietro Villa Castiglioni e attraversano le arterie principali: la statale della Valganna e la via Odoardo Tabacchi, che entra nel nucleo storico. Costituiscono di conseguenza anche un pericolo per gli automobilisti e per i motociclisti, che trovandoseli davanti al buio possono investirli. Spinti dalla ricerca del cibo, i cinghiali entrano nell’abitato, sino a raggiungere zone dove ormai da tempo non ci sono più prati e boschi, come il Bidino sul confine con Varese, dove erano stati visti correre tra le fabbriche della zona industriale e lungo la trincea della nuova ferrovia Arcisate-Stabio. Dalla parte opposta dell’abitato, i cinghiali raggiungono i prati di via Ferrarin, nei pressi della frazione Cascina Molina verso il rione varesino di San Fermo.
Sono rimasti invece piacevolmente sorpresi gli abitanti, in particolare i bambini, dal capriolo sceso dal Monarco che, in pieno giorno, ha raggiunto un prato comunale tra le vie Alessi e Ca’ Zena, tra i pochi rimasti in questa zona residenziale fra il centro e il rione Pezza. L’animale non è sfuggito a fotografie e riprese con gli smartphone. Anche caprioli e cervi si vedono più di frequente nei prati di Frascarolo.
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