IL FLAGELLO
Cinghiali nei campi, peggio di un aratro
Scorrerie degli animali nelle notti scorse, agricoltori esasperati e paura sulle strade
Sembrano arati i prati su via Monviso, tra il rione San Pietro e la frazione Cascina Molina, invasi dai cinghiali le notti scorse.
Se per gli agricoltori i cinghiali rappresentano un serio problema in quanto devastano i campi coltivati, causando ingenti danni, questi animali costituiscono anche un pericolo sulle strade per automobilisti e motociclisti.
Dal Monarco e dalle montagne della Valganna i cinghiali raggiungono i prati sopra il borgo di Frascarolo, dove peraltro erano stati cintati orti e giardini. Se ne vedono le tracce sulla “Strada piana” e nei prati sopra lo svincolo del rione Broglio, all’ingresso dell’abitato di Induno. In passato erano arrivati sino all’interno del paese, per esempio in via Cesariano, per rovistare tra i rifiuti lasciati esposti davanti a casa per la raccolta, sino a raggiungere il Bidino da via Pavia, correndo lungo la trincea della ferrovia Arcisate-Stabio.
I cinghiali attraversano strade trafficate, come la statale 233 della Valganna, ma erano stati visti persino di giorno anche in prossimità di via Jamoretti, arteria che attraversa il paese dalla parte opposta dell’abitato, oltre che su strade interne, soprattutto nella zona tra il rione San Bernardino dove sorge un santuario mariano, la frazione Cascina Molina e la zona della chiesa di San Pietro in Silvis.
La presenza dei cinghiali in questa zona è testimoniata dai prati coltivati a mais per il foraggio in località Brughiera, devastati dalle continue incursioni dei branchi, come quelli della Poscalla ad Arcisate, che in linea d’aria non sono distanti più di un chilometro.
«Sono numerose nel nostro territorio - dice Osvaldo Mussini, responsabile delle guardie ecologiche volontarie della Comunità montana del Piambello - le strade percorse dai cinghiali, ma anche da altri animali che possono essere di notevoli dimensioni, come cervi, caprioli, mufloni. In particolare è frequente incontrarli su strade che portano o attraversano il territorio di paesi montani, come ad esempio Cuasso al Monte, Marzio, Boarezzo. Si deve prestare molta attenzione e qualora s’investa un animale è sempre opportuno segnalarlo, anche se il conducente dell’auto non ha riportato conseguenze».
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