LA SENTENZA
“Ripulì” due camper a Induno: 31enne varesino condannato
Due anni, 4 mesi e 10 giorni all’uomo che rubò un’auto e fece razzia in due camper

Fece razzia in due camper a Induno Olona, ora la condanna: due anni, quattro mesi e 10 giorni di reclusione, sebbene con il beneficio della sospensione condizionale della pena. La conferma da parte della prima Corte d’Appello di Milano della sentenza del Tribunale di Varese, giunta all’esito di un giudizio con rito abbreviato, ha comportato anche la conferma delle imputazioni a carico del trentunenne varesino, gravato da recidiva specifica: furto in abitazione, anziché l’ipotesi meno grave di ricettazione.
LA FUGA NELLA NOTTE
Tutto era iniziato nel cuore della notte del 26 novembre del 2019: i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Varese avevano cercato di effettuare un controllo stradale su una Punto a Induno Olona. Il conducente non si era fermato all’alt e, mettendo a repentaglio la sicurezza dei miliari dell’Arma, aveva tentato la fuga. La folle corsa si era però conclusa con l’auto che era andata a sbattere contro un muro e con le manette ai polsi del fuggitivo. Dai successivi accertamenti era emerso che l’auto su cui viaggiava era stata rubata di fresco a una signora nel cortile di un’abitazione poco lontana e che al suo interno erano stati rinvenuti diversi beni sottratti dal camper del marito della donna, parcheggiato nello stesso cortile, e una console con videogiochi sottratta invece dal camper del cognato, anch’esso parcheggiato nello stesso cortile. Secondo la Corte d’Appello, i reati contestati dal Tribunale di Varese sono stati correttamente qualificati come furto in abitazione, considerato che sia l’auto rubata sia gli altri oggetti rubati si trovavano tutti nelle pertinenze recintate dell’edificio abitato dalle vittime.
IL FURTO DELL’AUTO
Il reato più grave è stato considerato il furto dell’auto, alla luce della rottura del nottolino della portiera dell’auto. Respinta al mittente l’ipotesi alternativa della ricettazione: il fatto che non si fosse ancora riuscito a nascondere e a spostarsi dal Comune in cui aveva sottratto l’auto, ha fatto dedurre ai giudici che l’imputato avesse da poco sottratto la refurtiva.
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