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Non è sfuggito ad un automobilista un daino che passeggiava di notte sulla strada che dal santuario della Madonna di San Bernardino, sul colle sopra il nucleo storico del paese, raggiunge la chiesa romanica di San Pietro in Silvis.

Ha cercato di allontanarsi, spaventato dai fari dell’auto, ma è stato ugualmente immortalato con la fotocamera di uno smartphone. Si ricorderà che nel 1975 una coppia di daini venne posta in un recinto dei giardini pubblici di Villa Bianchi, all’epoca non ancora sede del municipio, e vi rimase per alcuni anni. E in generale gli avvistamenti, anche in zone urbanizzate, non sono così rari.

Sono sempre più numerosi gli animali del bosco che si spingono fino all’interno del paese, a ridosso delle abitazioni. Nel nucleo di Frascarolo è ormai una presenza costante quella dei caprioli.

Se questi animali non rappresentano un problema ed anzi fa piacere vederli, salvo il rischio d’investirli se attraversano le strade, preoccupa la presenza di numerosi cinghiali. Si vedono ormai anche durante il giorno. Una famigliola di sei esemplari, genitori e cuccioli, giorni orsono attraversava nel pomeriggio la via Dobbiaco, che dalla frazione Cascina Molina porta al rione varesino di San Fermo. In questa zona sono entrati nei giardini delle ville. Si è sempre in allerta nell’azienda agricola di Marco Mottarelli in via Sulmincio, dove si è provato a seminare il sorgo, dopo che i cinghiali hanno più volte causato danni ai campi coltivati per il foraggio. Sono numerosi nella zona umida della Brughiera, dove si muovono in branchi di almeno una ventina di esemplari. Dai laghetti del Montallegro i cinghiali raggiungono la “Strada piana” fino ai prati di Frascarolo e sopra il rione Motta. Gli abitanti del borgo di Frascarolo, di fronte al castello della famiglia dei marchesi Medici di Marignano, sono stati costretti a recintare gli orti e a proteggere gli alberi da frutto.

r.s.

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