TEATRO
Induno Olona, due spettacoli tra amore e crescita personale
“Don Giovanni” e “Sorellastre” scandagliano l’animo umano

Il bisogno d’amore e la necessità di acquisire la consapevolezza di una crescita personale che conduca alla libertà più piena del proprio essere rappresentano il nucleo comune, sebbene affrontato secondo diversi moduli narrativi e stilistici, dei due spettacoli in programma il 16 e 17 giugno presso Zer’Art di via Solari 4 a Induno Olona.
APRE IL “DON GIOVANNI”
S’inizierà giovedì 16 giugno, alle ore 21, con lo spettacolo “Don Giovanni, l’amore è una commedia”, monologo musicato di e con Andrea Raffo, con Lino Sei alla chitarra e la voce di Mariachiara Ferraro, per la direzione artistica di Max Zatta. Si tratta di un monologo musicato, originale e inedito, che intende essere divertente, ironico e poetico.
Un attore, nelle vesti di Don Giovanni, viene accompagnato in scena da un chitarrista, che, in realtà, è il personaggio di Leporello, con cui Don Giovanni interagisce continuamente. Con loro c’è una cantante che, tra un quadro e l’altro, crea atmosfere differenti sulle note di Mercedes Sosa, Consuelo Velasquez, Amalia Rodriguez, Roberto Murolo e Lina Sastri. L’illusione in cui vive Don Giovanni, raccontata da questo spettacolo, è la vana attesa di soddisfare il proprio bisogno d’amore attraverso la seduzione.
“SORELLASTRE”, TRA COMICITÀ E CRUDELTÀ
Venerdì 17 giugno, alle ore 21, andrà in scena “Sorellastre” con Annamaria Rizzato e Antonella Tranquilli, testo e regia di Valentina Maselli e scenografia di Federica Della Bona. Lo spettacolo è la prosecuzione della storia di Cenerentola, la quale è andata a vivere, per sempre felice e contenta, a palazzo reale con il suo bel principe.
Le due sorellastre, intrappolate nei progetti e nei voleri della madre, hanno continuato a vivere senza mai realmente guardarsi dentro, nell’attesa che, anche per loro, sarebbe arrivato un giorno qualcuno a salvarle. Intanto sono invecchiate, incapaci di recidere il cordone ombelicale che le tiene legate alla madre, che le vuole tutte per sé. Lo spettacolo si apre con la morte della madre e l’improvvisa presa di coscienza delle due donne di essere finalmente libere.
A questo punto, però, nascono domande alle quali non è possibile più sfuggire: cosa significa poter fare tutto quello che si vuole e, soprattutto, che cosa significa desiderare e affrontare la vita? «E’ a partire da queste domande che è stato costruito lo spettacolo “Sorellastre” - anticipa una delle protagoniste, Annamaria Rizzato - scegliendo la cifra del grottesco abbiamo messo le due protagoniste nella condizione di poter iniziare finalmente la loro vita nella vecchiaia, scoprendo, loro malgrado, che non hanno elaborato i mezzi per affrontarla».
Lo spettacolo si sviluppa tra comicità e crudeltà, nella ricerca delle due anziane sorellastre del coraggio necessario per varcare la soglia di casa, separarsi e lanciarsi nell’ignoto, come si fa quando s’inizia a vivere per davvero. Uno spettacolo tutto al femminile, che si propone si entrare nella profondità dell’animo umano, scegliendo un punto di vista insolito e sicuramente, per tanti aspetti, condivisibile o comunque comprensibile.
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