LAVORI
Torre Pezza forte come prima
Il restauro è quasi completato: a breve verranno tolti i ponteggi al monumento medievale

Sono terminate le principali opere di consolidamento della torre Pezza, rudere di fortificazione medievale alle falde del monte Monarco, che dà nome al rione verso Arcisate.
Ci vorrà però ancora qualche settimana per completare il restauro conservativo e quindi “svelare” il monumento riqualificato, che ora i ponteggi nascondono alla vista, cosa mai accaduta nella sua storia millenaria.
Si attende un parere della Soprintendenza archeologica al progetto esecutivo per l’intervento alla base della torre, che è alta 15 metri. Non s’interverrà sulle fondazioni, ma saranno posate due lamiere, che consentiranno la collocazione di sassi recuperati in loco in modo da dare un’idea delle dimensioni e della forma originaria dell’antica costruzione.
Da una verifica sismica, era risultato sufficiente un intervento che mantenesse inalterata l’estetica del monumento, uno dei simboli di Induno. È stata effettuata anzitutto la pulizia, prima a secco e successivamente con l’impiego di un’idropulitrice.
L’antico manufatto, che ha superato i secoli, è stato quindi consolidato, chiudendo fessurazioni, mentre le pietre a sbalzo sono state assicurate alla struttura con barre in acciaio.
Da tempo la torre non è più coperta da piante rampicanti, come nei passati decenni. Certo la vegetazione conferiva al rudere un aspetto suggestivo, specie in autunno quando le foglie assumevano diverse colorazioni, ma alla lunga ne comprometteva la stabilità.
Sono i privati che hanno costruito edifici residenziali a sostenere i costi del restauro, a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Si è realizzato attorno alla torre un parco archeologico ed è stata sistemata la viabilità della zona. Tra i lavori di completamento, è prevista l’installazione di un impianto d’illuminazione.
Nei terreni circostanti erano state effettuate indagini strumentali che hanno consentito di escludere la presenza di reperti. Alcune monete e vasi di epoca romana vennero rinvenuti in questa zona nell’Ottocento, durante la coltivazione di una vigna in località Garbino.
Sono tuttavia solo ipotesi quelle secondo le quali la torre Pezza, che si trova vicino ad una cascina del Settecento, possa essere quanto resta di una fortificazione romana.
Si è notato che le antiche torri ancora esistenti sul nostro territorio sono in vista l’una dell’altra in quanto venivano erette per segnalare l’arrivo dei nemici: dalla torre più alta del Castellaccio di Cuasso a quella di Pogliana, dalle torri di Cantello e della Pezza a quella di Velate.
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