L’ALLARME
Vandali e spaccio in sala d’attesa
I residenti nella zona della stazione: chiudere le porte di notte
La nuova opera è già stata «visitata». L’amministrazione sta proseguendo la realizzazione del parco della stazione, tanto che sono stati aperti i vialetti perimetrali mentre la parte più interna rimane ancora chiusa per consentire la semina del verde.
«Purtroppo però qualche vandalo ha già danneggiato l’arredo - fa sapere il sindaco Marco Cavallin - quindi è necessaria prudenza prima di aprire lo spazio alla pubblica fruizione. Ma non manca molto».
Intanto il primo cittadino ha messo a punto un piano d’azione con il comandante della polizia locale per organizzare dei pattugliamenti serali, con l’intento di disincentivare i malintenzionati, evitare la formazione di assembramenti e l’uso improprio dei giochi del parco inclusivo vicino alla stazione.
Con l’abbassarsi delle temperatura parrebbero diminuiti gli schiamazzi notturni provenienti dall’area circostante la zona ferroviaria, ma il problema delle cattive frequentazioni non s’è affatto affievolito. Da pochi giorni Rfi ha fatto sostituire le porte rotte della sala d’attesa, che sono le stesse che consentono l’entrata al bar della stazione, quindi ora non ci sono più le vetrate scorrevoli, ma le porte che si aprono con i maniglioni antipanico. Purtroppo, però, rimangono aperte ancora tutta la notte e questo favorisce il raggruppamento di giovani dopo il tramonto.
«Sabato sera, 17 ottobre, gli abitanti delle vie che s’affacciano sulla stazione hanno chiamato ancora le forze dell’ordine - spiega Giorgia Sessa, titolare del bar della stazione - A mezzanotte e mezza c’erano ancora in giro quindici ragazzi che provocavano rumori e grida, accampati all’interno della sala d’attesa. Purtroppo i vicini lamentano anche la presenza di giri di spaccio notturno, anche adesso, quando invece la presenza dei giovani pareva diminuita per l’avvento della stagione fredda».
Intanto proprio ieri mattina è arrivata la risposta negativa da parte di Rfi circa la possibilità di chiudere a chiave le nuove porte almeno durante la notte. A inoltrare la richiesta è stata la professionista che si occupa delle pulizie di tutte le stazioni della Valceresio per conto di una ditta esterna.
«Anche in questo periodo, sebbene l’estate sia ormai dimenticata, svolgendo il mio lavoro faccio ritrovamenti pericolosi - racconta la donna - Qualche giorno fa, davanti alla stazione di Induno, ho trovato una mascherina per terra, circondata da macchie di sangue. Forse s’è trattato dell’ennesima rissa nel parcheggio antistante la ferrovia, comunque io spesso trovo immondizie di ogni genere, al limite della pericolosità, e m’imbatto in situazioni allarmanti. A parte la sala d’attesa, sempre aperta anche di notte, anche il sottopassaggio verso i binari è popolato da persone senza fissa dimora. Le situazioni di maggiore degrado si concentrano soprattutto qui a Induno».
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