IL FESTIVAL DEI LIBRI
“Io, te, l’amore”. Al Ba Book Stefania Andreoli
La scrittrice e psicoterapeuta: «Il narcisismo oggi è l’era dell’inautenticità»

A tre giorni dalla chiusura del BA Book la città di Busto Arsizio cala l’asso dell’orgoglio cittadino e porta al teatro Fratello Sole la psicoterapeuta e scrittrice Stefania Andreoli nata, cresciuta e diplomata a Busto Arsizio, presentata stasera, venerdì 17 magio, dalla vicesindaca Manuela Maffioli come “madrina e portafortuna del BA Book”.
La dottoressa Andreoli arriva a Busto Arsizio presentando il suo sesto saggio “Io, te, l’amore. Vivere le relazioni nell’era del narcisismo”, in cui riporta nell’alveo della psicanalisi la definizione di narcisismo: «“o direi che una buona definizione in una riga è che l’era del narcisismo oggi è l’era dell’inautenticità, del fare finta, del non prendere le cose importanti sul serio» sottolinea Stefania Andreoli. Una sottolineatura d’obbligo in un’epoca in cui la necessità di trovare risposte ai propri dolori esistenziali passa troppo spesso dai social network che banalizzano in reel e tiktok definizioni complesse e che non possono essere generalizzate.
I dati sono emblematici, basta fare una ricerca per accorgersi come il trend “narcisista” e “narcisismo” sia in tendenza, solo su Instagram si registrano 342mila post dedicati all’hashtag >narcisista, 82,4mila >narcisistaperverso, 43mila >narcisistapatologico, 348mila >narcisismo, 55,7mila >narcisismopatologico e 23,4mila >narcisismomaterno.
Il narcisismo però, non è un hashtag ma una diagnosi e una diagnosi rimanda al concetto di malattia e la malattia non ha colpa.
Il grande fraintendimento, spiega Stefania Andreoli, è che siamo calati in una contemporaneità che si dipinge un sorriso anche sul volto del dolore come Joker, immagine iconica citata dalla stessa Andreoli: «Siamo intrisi di questa cultura molto ipocrita, molto incoerente tale per cui voler bene a qualcuno deve fare sempre e solo bene, ma come scrive il filosofo Umberto Galimberti l’amore è guerra», definizione che ovviamente non vuole incitare alla violenza ma spiegare che «l’amore è il mio me che incontra il tuo te e scopriamo che insieme non ce la caviamo senza fatica».
Nel libro la psicoterapeuta affronta anche il “tabù del sesso” che se da un lato sembra superato come la precoce sessualizzazione dei bambini dimostra in modo allarmante, dall’altro si ripropone in un modo del tutto inedito in cui un terzo dei giovani adulti fino ai 26 anni dichiara di non aver avuto rapporti, e un numero non poco rilevante arriva a 30 anni senza aver dato il primo bacio. E c’è ancora chi pensa che non sia il caso di parlare di affettività nelle scuole.
© Riproduzione Riservata