LA SORPRESA
Iron Maiden a Somma? Fatto
Dopo l’atterraggio a Malpensa la leggendaria band heavy metal - che stasera suonerà a Milano - al Gallo Cafè per assistere al secondo tempo di Svezia-Inghilterra

«Scusi, nel vostro bar è possibile vedere la partita dell’Inghilterra?». Risposta affermativa. «Allora arriviamo».
Erano gli Iron Maiden. Non una band locale che intrattiene con le solite cover, agghindata di catene e anelli che fanno molto hard rock, ma loro in carne e ossa, i mostri sacri dell’heavy metal, che questa sera si esibiranno all’Ippodromo del galoppo di Milano.
La telefonata è arrivata al Gallo Cafè di piazza Vittorio Veneto dopo le 15.30 di sabato pomeriggio. Poco prima, a Malpensa, era atterrato un aereo privato, dal quale sono scesi cinque attempati inglesi, uno con una sacca da golf sulle spalle, un altro con una lunga e folta criniera bionda. Ce n’era anche uno con una camicia hawaiana. Qualcuno sul piazzale si fa fotografare con loro, gentili e disponibili. Sono Steve Harris, Dave Murray, Adrian Smith, Janick Gers e Niko McBrain. Mancava solo il frontman, Bruce Dickinson, atterrato invece a Linate. Murray, Gers e Smith lasciano l’aeroporto per andare a godersi il secondo tempo di Svezia-Inghilterra nel bar sommese. Gli altri, a quanto pare, preferiscono proseguire per la destinazione finale, che si sussurra essere un albergo di Stresa.
«Quando è arrivato l’autista mi ha chiesto “ma hai capito chi ti ho portato?” io non ne avevo idea. Poi me l’ha detto e sono rimasta scioccata», racconta Erika, la dipendente del locale che con i suoi trent’anni di età non ha vissuto l’epoca aurea dell’heavy metal. «Ovviamente però li conoscevo di nome e di fama e devo dire che non si sono comportati come star, come personaggi famosi. Erano sorridenti, pacati, tranquilli. Quando abbiamo chiesto di fare una foto insieme sembravano quasi onorati loro».
I tre chitarristi hanno lasciato il locale soddisfatti: il bar Gallo ha portato fortuna alla loro Inghilterra.
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