LA CRITICA
«Isole Arlecchino»: Italia Nostra contro il lago illuminato
Nota al Ministero dei Beni culturali: «Profanazione dei luoghi»

Luci sulle isole? Belle, ma non per tutti. Italia Nostra ha scritto una lunga nota al Ministero dei Beni culturali e alla Soprintendenza delle Belle Arti contestando la tipologia di illuminazione. Piero Vallenzasca, presidente di Italia Nostra Vco è nato all’Isola Pescatori. E scrive: «La prima edizione ha avuto tanto successo tanto da replicarla quest’anno estendendo il periodo fino al 12 gennaio 2025 con due isole (Bella e Pescatori) e non una soltanto. Osservare quelle due isole rivestite da multicolori a forti tinte, può forse incontrare i gusti contemporanei, ma lascia anche un non poco sconsolati. Considerata la valenza dei beni diversamente tutelati, oggetto di questa manifestazioni, non sappiamo se avrebbe dovuto essere oggetto di una qualche autorizzazione, se del caso sia stata richiesta e ottenuta. A noi quelle luci colorate, accostate l’un l’altra, non sappiamo con quale criterio cromatico, sembrano una profanazione dei luoghi».
LA CRITICA
Chiude con questa considerazione: «In fondo non c’è molta differenza rispetto a quelli che imbrattano i monumenti o li deteriorano, cambia solo il danno a cui, in questo caso, si può rimediare spegnendo le luci. Ci sembra doverosa questa segnalazione affinchè si possa evitare il rischio che lo spettacolo si possa protrarsi nel tempo fino a diventare permanente, grazie al suo successo».
LEGAMBIENTE
Alla protesta di Piero di Vallenzasca che ha definito sul suo blog “Le isole Arlecchino” si associa Roberto Signorelli, presidente di Legambiente Basso Verbano: “Illuminazione stile Las Vegas o Luna Park, pacchiane e dozzinali di cattivo gusto.” Intanto l’illuminazione continua ad essere un’attrazione turistica con crociere serali e notturne per le isole.
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