GENEROSITÀ
Terzo regalo da Cele Daccò
La famiglia, tramite la Fondazione, dona un milione di euro al Comune. Saranno impiegati per il ponte della ferrovia, viale Rejna e la sala civica
Non c’è due senza tre: ecco un altro regalo di Cele Daccò a Jerago. Nuova donazione da un milione di euro per realizzare tre opere molto sentite in paese: l’allargamento del ponte sulla ferrovia di Orago, la riqualificazione del viale Rejna e l’ampliamento della sala civica di piazza don Luigi Mauri.
Celestina Pasquali, detta Cele, vedova dell’industriale Aldo Daccò, ex patron della Liasa di Orago, vive a Lugano e ha 99 anni. Negli ultimi otto anni, tramite la Fondazione Aldo e Cele Daccò per il Progresso di cui è presidente, ha versato quasi sei milioni di euro nelle casse del Comune, permettendo di realizzare una serie di opere che in epoca di “vacche magre” per i bilanci degli enti locali Jerago con Orago non si sarebbe mai potuta permettere. Su tutte la piscina, inaugurata un anno e mezzo fa e già punto di riferimento per il territorio. I “regali” arrivano sempre sotto forma di donazione modale, mirati alla realizzazione di determinati interventi di utilità per la cittadinanza. In questo caso, il milione di euro che la Fondazione offre al Comune servirà a realizzare tre nuove opere. La prima è l’allargamento del ponte sulla ferrovia di via Milano a Orago con la creazione di due nuovi tratti di marciapiede (di cui uno prolungato verso il centro di Orago), in continuità con i lavori, già finanziati e appaltati dal Comune per 180mila euro, per la realizzazione dell’ultimo tratto di marciapiede di via Milano, verso la stazione ferroviaria di Cavaria, a sbalzo sui binari in trincea. La seconda è la riqualificazione del viale Rejna, dove verrà realizzata una pista ciclopedonale sul lato del parcheggio Finnord. Infine, l’ampliamento della sala civica “Zeni”, dove si tengono i consigli comunali, che diventerà una sala polivalente per le conferenze.
Nella nuova proposta di donazione viene chiaramente ribadito il «rapporto di stima e fiducia reciproca instaurato e consolidato negli anni» con l’amministrazione comunale, con un riferimento specifico alle «recenti elezioni comunali che hanno confermato la continuità amministrativa e le figure chiave nei rapporti tra ente e Fondazione». Ovvero l’attuale sindaco Emilio Aliverti, che lavorando in Svizzera da sempre mantiene i contatti con Cele Daccò, e il suo predecessore Giorgio Ginelli, oggi assessore al territorio. In soldoni, i soldi continuano ad arrivare a Jerago con Orago perché Cele e la sua Fondazione ormai sanno che vengono spesi bene e in tempi “svizzeri”. «Aver seminato bene per 10 anni attraverso fatti concreti per la comunità ha avuto il riscontro necessario» confida l’ex sindaco Ginelli, che ammette di essere «sempre più sorpreso dalla straordinaria generosità della signora Cele», a cui viene rivolta «eterna riconoscenza», ma anche la promessa di mettersi «subito al lavoro» per concretizzare gli interventi. Il primo cittadino Emilio Aliverti si dice «straordinariamente grato alla illuminata generosità della signora Daccò che ancora una volta, con questo gesto, testimonia il suo profondo affetto nei confronti della nostra comunità e la ferma volontà di contribuire alla sua crescita e al suo benessere. Mi commuove e mi onora sapere che questo gesto è un attestato di stima nei confronti della mia squadra, del nostro programma e della nostra idea di sviluppo e crescita di Jerago con Orago».
© Riproduzione Riservata