LA GRANDE STORIA
La battaglia di Tornavento
Un successo la rievocazione dello storico scontro del 1636, alla dogana austro-ungarica, tra le truppe spagnole e quelle francesi

La riproposizione della battaglia continua a mietere successo e interesse. Come dimostrato pure nell'edizione appena conclusa, è capace di unire tutte le generazioni, di essere un momento non soltanto di rievocazione ma anche di condivisione di quello che fu lo storico scontro del 1636 tra le truppe spagnole e quelle francesi. Ogni anno la presenza si arricchisce di gruppi storico-militari e accanto agli ormai abituali sodalizi di Novi Ligure, Canelli, Grugliasco, Ivrea, Milano e del Monferrato, in questa edizione per la prima volta c’erano i Cavalieri de La Spada nella Rocca dalla vicina Svizzera (sono di Bellinzona) a garantire un tocco d’internazionalità.
Quella dimensione che è già realtà nel libro recentemente pubblicato dallo storico canadese Gregory Halton, docente all’Università di Halifax in Canada, sul tema della Guerra dei Trent’Anni con un grosso capitolo dedicato a Tornavento.
Negli ultimi due giorni, inoltre, non sono mancati i grandi eventi. Sabato sera nella splendida cornice di piazza Parravicino ci sono stati i balli storici. Domenica mattina è toccato alle prime scaramucce con assalto al villaggio, picche spade, archibugi e cannoni a fare da preludio alla vera e propria rievocazione del pomeriggio. E pensare che quest’anno si era temuto il peggio a causa della carenza di sponsor. Tuttavia impegno, passione e volontà ha fatto sì che la battaglia sia stata non solo parte del calendario culturale lonatese, ma essenza di una vera rinascita.
© Riproduzione Riservata