ATTESA FINITA
La Famiglia Bosina torna ad abbracciarsi dal vivo
Prima riunione in presenza dopo un anno per rilanciare le attività dell’associazione

Una riunione attesa da tempo. Era dal settembre 2020 che, a causa dell’emergenza sanitaria, la Famiglia Bosina non si incontrava in presenza. Ieri, domenica 10 ottobre, finalmente, il primo incontro “dal vivo”. Con parecchi partecipanti giunti nella sede dei Costruttori edili a Varese.
È spettato al Regiù Luca Broggini raccogliere le fila delle tante iniziative promosse dal sodalizio culturale varesino. «È bello ritrovarsi e rilanciare le nostre attività», ha esordito il Regiù. Parole di saluto e di ricordo degli esponenti bosini nel frattempo scomparsi: l’ex Regiù Augusto Caravati, il Vice-Regiù Carlo Carcano e il poeta bosino per antonomasia, Natale Gorini. Una ripartenza, per la Famiglia Bosina, che significa riprendere il discorso dove il Covid lo aveva fermato, ricordando le varie tappe dell’attività del sodalizio, ormai entrate nella tradizione: dalla festa della Gioeubia con il riconoscimento alla Donna dell’anno al premio per il Poeta bosino, dalla Girometta d’oro fino agli auguri di Natale con la presentazione del nuovo Calandàri. Ma la riunione è stata soprattutto un momento di premiazioni, slittate per l’emergenza sanitaria. Si è partiti con il premio della Mascherina d’oro, assegnato a bambini che hanno fatto giudicare i loro costumi inviando foto on line: al terzo posto Anna e Lucia Spreafico, al secondo Nicolò e Sebastian Porcini, mentre il primo posto se lo è aggiudicato Cristel Salazar Lope, di tre anni. Il premio Negozio storico è andato alla gioielleria Anganuzzi di Varese.
Si è poi svolta la premiazione del concorso riservato alle poesie in bosino. Come ha ricordato il Regiù Broggini, nel 2020 hanno partecipato 18 poeti con 35 componimenti. Al terzo posto si è classificato Antonio Borgato (l’attuale Re Bosino) e al secondo il professor Giuliano Mangano. Prima posizione del Poeta bosino 2020 per la signora Ivana Piotti Dejana, custode delle tradizioni culturali cardanesi. E, per concludere, parola allo chef Stefano Barlocci e al suo elogio del pesce in carpione, eletto piatto della cucina varesina dell’anno.
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