POLITICA
La Lega lascia i consigli di quartiere
Abbandono in polemica con l’amministrazione comunale. La replica del Pd

La Lega lascia i Consigli di quartiere. Stamattina, sabato 27 maggio, il Carroccio ha annunciato le dimissioni di massa dei suoi sette consiglieri di quartiere. Il motivo? Le parole del segretario cittadino Marco Bordonaro, che ha annunciato la decisione, sono molto dure.
«Avevamo aderito con entusiasmo e serietà - afferma l’esponente leghista - ma ci siamo resi conto che si tratta di una presa in giro, di una perdita di tempo, oppure sono occasioni per passerelle autoreferenziali». Di più: Fabrizio Nova, responsabile dei quartierI, ha affermato che «Alcuni coordinatori non danno la password per accedere alla mail del Consiglio di quartiere, dove arrivano le segnalazioni dei cittadini e che dovrebbe essere aperta a tutti».
Stefano Angei, consigliere comunale ha parlato di «Illusionismo e vendita di fumo da parte dell’amministrazione».
La Lega, comunque, ha annunciato delle iniziative proprie per mantenere aperto il dialogo coi cittadini e coi quartieri, che si tramuteranno nell’apertura della sede di piazza del Podestà (lunedì e mercoledì tutto il giorno e il venerdì mattina), e quello di una mail varesedilloallalega@gmail.com. Le istanze si trasformeranno in atti dei consiglieri comunali.
LA REPLICA DEL PD
Nel pomeriggio, la replica di Giacomo Fisco, consigliere delegato del Pd: «Spiace apprendere la decisione della Lega di abbandonare uno strumento di partecipazione che in meno di due anni ha portato avanti una quarantina di incontri nei dodici rioni. Come spiace constatare la scarsa partecipazione di alcuni degli stessi consiglieri leghisti a gran parte di questi appuntamenti, segno di una progressiva distanza dalle opportunità di cittadinanza attiva».
«L’impressione - aggiunge - è che dietro questo abbandono ci sia un progressivo sradicamento della Lega dal territorio, forse segno di un malcontento interno che ora si vuole nascondere: meno di un mese fa l’abbandono di quattro ex militanti leghisti che sono confluiti nella squadra di Fratelli d’Italia, ora la fuga improvvisa di consiglieri di quartiere da uno strumento di partecipazione e connessione con il territorio che è più che mai attivo».
«Ma il lavoro delle assemblee di quartiere prosegue e la porta rimarrà sempre aperta per tutti quei cittadini che vorranno partecipare e contribuire allo sviluppo della città e della comunità» conclude Fisco.
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