L’ALLARME
La minaccia del pesce siluro
Prolifera nel Ceresio: altre specie ittiche a rischio

I primi avvistamenti, in territorio svizzero, avvennero nell’autunno del 2016.
Un anno dopo, purtroppo, le supposizioni vennero confermate da dati oggettivi: il pesce siluro era arrivato nel lago Ceresio e un esemplare di circa un chilogrammo e mezzo e lungo 30-40 centimetri venne portato a galla da un pescatore professionista nella zona di Brusimpiano, fra Porto Ceresio e Lavena Ponte Tresa.
Ora, addirittura, ci sono i primi dati sulla presenza di un potenziale pericolo per tutte le altre specie del bacino italo-svizzero, visto che si trova in cima alla catena alimentare e la sua presenza è considerata uno dei principali ostacoli alla rinaturalizzazione dei corsi d’acqua del nord Italia.
Secondo quanto riportato dall’ultimo numero di agosto del bollettino della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (Ftap), «l’anno scorso nel Verbano le reti dei pescatori professionisti avevano pescati oltre 400 chili di siluro, contro i 290 dell’anno prima, ma la specie ora ha iniziato ad apparire anche in quelle dei pescatori del Ceresio, con un bottino di 28 chilogrammi” negli ultimi dodici mesi».
È solo l’inizio o la situazione è sotto controllo?
Di certo per i pescatori e la salute delle specie autoctone, il siluro potrebbe essere pericoloso come un missile.
«Nell’ultimo anno - spiega Fiorenzo Previatello, presidente dell’Unione pescatori del Ceresio - in acque italiane abbiamo pescato pesci siluro per un totale di circa 4-5 chilogrammi. Per ora il problema riguarda soltanto la sua presenza: infatti, a parte quelli che possiamo considerare cali fisiologici e storici, non abbiamo notato cali di presenze del persico e del lucioperca».
Vuol dire che, per ora, il siluro non ha ancora attaccato in modo significativo la proliferazione dei compagni di lago.
«Tuttavia - continua Previatello - il siluro desta preoccupazione perché, se si dovesse moltiplicare come nel Verbano, allora sì che si creerebbero dei problemi. In tal caso potrebbe essere avviato, a breve, un tentativo di contrasto. La Commissione di pesca italo-svizzera dovrà valutare se avviare delle pesche selettive per contenere il problema. Estirpare il siluro, una volta arrivato, è praticamente impossibile, ma evitarne la proliferazione, è possibile. Per ora non è un problema, ma potrebbe diventarlo».
Non resta che intervenire e disinnescare il “pericolo siluro” prima che la sua presenza inizi a diventare alternativa a quella di altre specie. Il monitoraggio è più che mai necessario in vista di eventuali interventi per ridurne la presenza.
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