IL GRANDE EVENTO
La prima alla Scala si vede anche a Malpensa
Apertura con uno dei capolavori più controversi del ‘900. Va in scena questo pomeriggio in diretta tv su Rai Uno e sul maxischermo al Terminal 1
Sarà come sempre una festa di musica e mondanità l’inaugurazione della Stagione operistica al Teatro alla Scala, oggi pomeriggio, domenica 7 dicembre, alle 18, ma una festa dai toni cupi, con uno dei capolavori più controversi e provocatori del teatro musicale del Novecento, Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitri Šostakovič.
Sul palcoscenico del Teatro milanese c’è il direttore musicale Riccardo Chailly, al suo dodicesimo 7 dicembre, la regia è affidata al russo Vasily Barkhatov, un regista votato alla sperimentazione sicuramente a suo agio in un titolo così provocatorio, e il cast è naturalmente all’altezza di una prima scaligera con il soprano statunitense Sara Jakubiak nel ruolo della protagonista Katerina, il tenore Najmiddin Mavlyanov in quello dell’amante Sergej, il tenore Yevgeny Akimov come Zinovij e il bassoAlexander Roslavets nel ruolo del suocero di Katerina.
I PERSONAGGI SONO TUTTI CORROTTI
Tutti i personaggi dell’opera vivono in uno stato di assoluta corruzione morale, dal viscido Boris, dominato da una torbida passione per la nuora Katerina, al marito di lei, anziano e indifferente, fino al giovane amante Sergej, innamorato soltanto del proprio potere di seduzione. Tutti, meno Katerina, la quale è mossa piuttosto da un irrefrenabile desiderio di maternità, che prima la spinge a concedersi a Sergej, poi a uccidere il suocero Boris cucinandogli dei funghi velenosi, quindi a incitare l’amante a uccidere il marito e infine, dopo la scoperta del delitto e la condanna alla deportazione insieme a Sergej, a uccidere la sua rivale Sonetka gettandosi con lei in un fiume gelato. È una tragedia senza spiragli di luce, andata in scena per la prima volta nel 1934 e poi ripresa in tutta l’Unione Sovietica con un enorme successo di pubblico, fin quando nel gennaio del 1936 sulla “Pravda”, dopo che Stalin in persona aveva assistito a una rappresentazione a Mosca, esce sulla “Pravda” un articolo intitolato Caos anziché musica, che fa cadere l’opera nell’oblio e il suo autore in disgrazia; le cose, però, non andarono molto meglio in Occidente, dove la Lady Macbeth fu addirittura accusata di «pornofonia» dal quotidiano di New York “The Sun”.
LE REPLICHE FINO AL 30 DICEMBRE
Alla Scala l’opera andrà in scena fino a martedì 30 dicembre, con ancora qualche posto libero per tutte le repliche. In ogni caso come da tradizione la “prima” di oggi sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai Uno e in diretta radiofonica su Rai Radio 3, ma anche in numerosi luoghi di Milano e sul maxischermo alla soglia magica del Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa.
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