IL DIBATTITO
La Russa: «Il vero problema delle carceri è il sovraffollamento»
Il presidente del Senato ha parlato al convegno in corso a Roma. «Ho chiesto un incontro a Giachetti per parlare della sua proposta di legge

«Il vero problema delle carceri è il sovraffollamento», lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo al convegno “Un gesto di clemenza per le carceri” in corso oggi, giovedì 15 maggio, a Palazzo Giustiniani a Roma. «Ne ho parlato con Giorgia Meloni e anche lei lo considera un problema molto importante», ha aggiunto La Russa che ha detto di aver chiesto «un incontro a Roberto Giachetti» per discutere della sua proposta. Il deputato di Italia Viva ha messo a punto un provvedimento che punta a modificare il sistema di detrazione di pena per la liberazione anticipata dei detenuti.
«Non bisogna dimenticare – ha aggiunto La Russa – che di questo problema del sovraffollamento ci dobbiamo assolutamente occupare. La soluzione non può essere, come nei decenni che ci hanno preceduto, episodica: cioè svuotiamo il carcere, in attesa che si riempia di nuovo, come è sempre accaduto». Il problema va affrontato, ha osservato, con una soluzione «strutturale: troviamo luoghi di pena, idonei, nuovi. Ma nel frattempo?»
«Mi scrive Gianni Alemanno - che fra un po’ farà il partito dei carcerati, se lo conosco bene - che ci vorranno tre-quattro anni, anche ammesso che si riesca, come promesso dal Governo, di affrontare il problema del sovraffollamento con nuove strutture – prosegue La Russa –. E in questi tre-quattro anni che succede? c’è la proposta di un gesto di clemenza, che però non credo che questo governo voglia seguire, anche perché in passato si è dimostrato privo di soluzione effettiva: la velocità con cui si tornava al sovraffollamento lo ha dimostrato. C’è però una proposta Giachetti che non so se possa essere considerata accoglibile in toto, ma è un argomento per cui farò moral suasion perché se ne discuta. Ho chiesto a Giachetti di venirmi a trovare, voglio capire con lui come si può discutere di questo tema, magari riservandola a chi ha da scontare la parte finale della pena, magari riservandola a chi ha già scontato un numero di anni tali da garantire sulla sua buona condotta», ha detto ancora La Russa.
«A differenza dell’indulto – ha sottolineato – la liberazione anticipata ha un argomento in più: devi aver dimostrato una buona condotta o perlomeno di essere in linea con le regole, non è che deve fare opere pie in carcere, basta che uno si comporti bene. Io credo che su quella strada un incontro fra maggioranza e opposizione, approfondito, possa e debba, magari solo limitando nel tempo la novità normativa, cioè dicendo “è una norma emergenziale che dura tre anni”, affrontare la questione con l’obiettivo di consentire, a chi deve scontare la pena in carcere, di farlo in una condizione non eccessiva di sovraffollamento. Un po’ di sovraffollamento può essere sostenuto ma quello che c’è attualmente nelle carceri italiane è superiore alla sostenibilità. Da parte mia vi è una disponibilità a verificare che sia possibile perlomeno il confronto, senza pregiudizi fra chi propone e chi deve accogliere la proposta o farne altre o esaminarle».
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