IL PROGRAMMA
La torcia olimpica illumina Gallarate: il percorso
Attraverserà il 4 febbraio. Dieci i tedofori che porteranno la fiamma da via Pegoraro a via Torino
Gallarate entra ufficialmente nel clima di Milano-Cortina 2026. Martedì 4 febbraio, alle 9.30, la torcia olimpica attraverserà la città, trasformando le strade del centro in un palcoscenico a cielo aperto per uno degli eventi simbolo dei Giochi.
IL PERCORSO
La partenza è prevista da via Pegoraro, poi il percorso toccherà piazza Risorgimento, via Roma, via Mazzini, corso Italia e via Cavour, passando per un tratto di via Milano fino a via Torino, con arrivo all’altezza dell’Eurospin, dove si concluderà il tratto gallaratese. Un itinerario pensato per coinvolgere i punti più vissuti della città e permettere a cittadini e curiosi di assistere da vicino al passaggio della fiaccola. A scandire il percorso saranno circa dieci tedofori, ciascuno impegnato in un tratto massimo di duecento metri. I portatori della torcia sono stati selezionati dalla società incaricata di accompagnare la fiaccola lungo tutto il territorio interessato dalle Olimpiadi, rendendo ogni tappa un momento di partecipazione collettiva.
L’EMOZIONE DEI GIOCHI
L’arrivo della torcia è il tassello più visibile di un cammino già avviato. A Gallarate, infatti, lo spirito olimpico è entrato in città già lo scorso 19 giugno, con l’inaugurazione al Museo Maga della mostra “Emozione dei Giochi – Culture through Sport”, un percorso tra manifesti, immagini e video dedicato alla storia delle Olimpiadi invernali. Un’occasione per ricordare che i Giochi non sono solo sport, ma anche cultura e identità. «Milano Cortina 2026 non è soltanto sport – aveva sottolineato l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso – ma un patrimonio culturale fatto di immagini, simboli, valori e visioni». E il 4 febbraio, quella storia passerà – letteralmente – sotto casa. «Il passaggio della Fiamma Olimpica da Varese non è solo un evento sportivo, ma un riconoscimento del ruolo culturale che l’intero territorio svolge nel panorama nazionale e internazionale – ha detto oggi Caruso –. È un’occasione per raccontare chi siamo, da dove veniamo e quale visione di futuro vogliamo trasmettere alle nuove generazioni. La Lombardia è una terra che si racconta al mondo attraverso i suoi monumenti, i suoi musei, i suoi centri storici e il suo saper fare. Accogliere la fiamma olimpica significa mettere in dialogo questo immenso patrimonio con i valori universali dello sport».
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