DOPO IL RITROVAMENTO DI ORDIGNI
Lago di Comabbio, stop alla pesca con il magnete
Vietata dai sindaci per motivi di sicurezza

Vietata la pesca con il magnete nel lago di Comabbio. Il provvedimento è stato adottato dopo che una decina di giorni fa alcuni appassionati di quest’attività hanno rinvenuto, nelle acque antistanti Varano Borghi, una bomba a mano risalente al periodo della Seconda guerra mondiale. Sono stati cinque i Comuni dove nei giorni scorsi è entrata in vigore questa ordinanza. L’hanno firmata i sindaci delle località che si affacciano sul bacino: Lorenzo Baratelli (Ternate), Daniele Parrino (Vergiate), Marina Rovelli (Comabbio), Andrea Tessarolo (Mercallo) e Maurizio Volpi (Varano).
Lo stesso Tessarolo sottolinea: «Con la “calamita” attaccata a una specie di fune alcuni ragazzi da tempo trovano e recuperano dei materiali ferrosi che non dovrebbero stare nel lago. Fin qui tutto bene. Il problema è che sono saltati fuori anche dei bossoli e una pistola e ora questa bomba con tutti i rischi che si possono facilmente immaginare».
Nel documento viene evidenziato che «Di recente personale civile non autorizzato utilizzando questo magnete ha recuperato, lungo le sponde del lago di Comabbio, ordigni inesplosi risalenti al conflitto 1940-1945. Ciò ha determinato un’attività di sorveglianza nell’intero arco delle 24 ore curata dalle forze dell’ordine. Ed è stato inoltre necessario delimitare le aree interessate con conseguente blocco della circolazione pedonale e viaria fino al completamento delle operazioni di disinnesco e rimozione effettuate da squadre di artificieri professionali». Da qui la decisione, «per motivi di sicurezza», di non consentire la pesca magnetica «alle persone non autorizzate che desiderano andare alla ricerca, anche servendosi di imbarcazioni, di qualsiasi oggetto metallico sommerso».
La disposizione riguarda sia le sponde sia tutta la superficie del lago. Ancora Tessarolo puntualizza: «Chi pratica questo hobby non è specializzato nel trattare simili ordigni che potrebbero anche esplodere. I pericoli sono eccessivi. Non vogliamo che prima o poi succeda una tragedia. E si sa che, maneggiando certi oggetti, ci vuole davvero poco perché si verifichino fatti irreparabili».
Marco Gaspari, 49 anni, residente a Besozzo, si dedica da anni al magnet fishing con eccellenti risultati. Pochi mesi fa proprio nel lago di Comabbio a Mercallo ha rinvenuto sette proiettili 7,65, e in quello di Varese, nascosta tra le insenature vicine all’imbarcadero di Biandronno per l’isolino Virginia, ha riportato alla luce una cartuccia 38 Special. «Rispetto la scelta, capisco la preoccupazione delle autorità, anche se sinceramente mi sembra una decisione un po’ eccessiva. Per altro questa bomba - dice - non l’ho scoperta io. Non mi sorprende, però, la presenza di ordigni sul fondo di questo bacino considerando che circa un secolo fa a Ternate venne realizzato un idroscalo poi divenuto un deposito di idrovolanti della Regia Aeronautica». Ancora durante la Seconda guerra mondiale funzionava come magazzino che forniva parti di ricambio ai reparti di volo italiani.
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