IL MERCATO DEL MATTONE
Boom di seconde case sui laghi
Gli investitori acquistano immobili per affittarli. Quotazioni più abbordabili rispetto alle località di mare

Le perle del Lago Maggiore attirano sempre più investitori del mattone: Laveno Mombello, Ranco, Luino e le località fino al confine con la Svizzera sono protagoniste del mercato delle seconde case.
Sono amate, cioè, non solo dagli stranieri che decidono di assicurare alla propria famiglia un buen retiro di tranquillità nelle vacanze estive, ma anche da chi, contando proprio su questo ottimo movimento, decide di acquistare gli appartamenti per metterli a reddito.
A certificarlo è l’Osservatorio immobiliare turistico 2018 di Fimaa-Confcommercio con la collaborazione di Nomisma: gli italiani continuano a comprare casa per le vacanze, settore in cui nel 2017 le compravendite sono aumentate del 3,5% rispetto all’anno precedente anche se in frenata rispetto al boom del +20,2% del 2016 sul 2015.
E le più richieste sono proprio le case al lago (in aumento dell’8%), seguono quelle al mare (+4,8%) e in montagna (+4,3%).
«La parte alta del Verbano è sempre stata amata da tedeschi, olandesi e inglesi che qui trascorrono le ferie - premette il presidente nazionale di Fimaa, il varesino Santino Taverna -. Ora però c’è anche un deciso ritorno degli investitori, che non acquistano solo per sé ma per mettere le abitazioni in affitto a settimane nel periodo estivo. Il settore ha una vitalità particolare e lo registrano anche le agenzie immobiliari che operano nella zona. Le richieste si concentrano fino al confine con la Svizzera: tutto il Luinese, Maccagno e gli altri paesi a nord hanno un forte richiamo per il settore delle locazioni».
Gli arrivi di stranieri (quest’anno in lieve calo nel campo alberghiero e ricettivo) restano dunque forti per gli appartamenti e le seconde case.
Chi è innamorato di queste zone pensa seriamente all’acquisto della villetta o del bilocale vista lago.
Le quotazioni sono appetibili, rispetto alle località di mare italiane: nel campo dell’acquisto, per il nuovo top si spendono fra i 1.800 e i 2.800 euro al metro quadrato a Laveno, che diventano 1/1.400 per l’usato centrale e 700/1.000 per il periferico. Luino sale ancora nelle stesse tre voci: 2/3.000, 1.100/1.500, 700/900.
Per l’affitto settimanale dell’appartamento più richiesto (vale a dire composto da camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, 4 posti letto, spese incluse) si spendono 250/350/450 euro a giugno, luglio e agosto sia a Laveno sia a Luino e Ranco-Angera.
Buona prova anche della sponda piemontese: i prezzi medi di compravendita ad Arona (sempre fra nuovo-centrale usate-periferico) vanno da 1.700/3.400 euro a 1.400/2.300 a 1.200-1.800. Stresa fa segnare 1.900/3.200, 1.400/2.400, 1.000/1.700, Verbania 1.700/3.300, 1.200/2.400, 1.000/1.700. Locazioni in oscillazione fra 500 e mille euro a settimana fra alta e altissima stagione nei tre mesi.
Nessuna sorpresa, si dirà: il Verbano piace da sempre, ma il ritorno degli investitori, e non solo degli acquirenti di casa puri, è una notizia positiva che dimostra una certa vitalità economica.
Le carte vincenti? La bellezza dei paesaggi unita alla vicinanza di Malpensa e delle principali vie di comunicazione, ma anche la tranquillità, il fatto che la “pazza folla” tipica del mare sia lontana.
Lo confermano anche gli amministratori come il sindaco di Luino Andrea Pellicini: «Qui conviene investire in seconde case per la vicinanza al confine (sono molti gli Svizzeri che comprano visto che i prezzi in Italia sono più bassi che nel loro territorio), per la sicurezza dei luoghi (Luino è sede della compagnia dei carabinieri, della finanza e del commissariato di polizia) e per la presenza dell’ospedale. Il tutto in un contesto paesaggistico eccezionale».
© Riproduzione Riservata