TURISMO
Laveno, ecco la tassa di soggiorno
L’imposta andrà da un minimo di 1,50 a 2,50 per notte

Da 1 euro e cinquanta a 2 euro e 50 per dormire a Laveno: la giunta del sindaco Luca Santagostino ha approvato il regolamento per l’imposta di soggiorno. Il via libera era arrivato lo scorso 14 novembre dal consiglio comunale. Fino ad oggi, infatti, la cittadina non aveva mai aderito alla possibilità istituita per legge nel 2011 per le località turistiche e le città d’arte per chi alloggia nelle strutture ricettive.
LA DECISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
L’amministrazione comunale ha deciso di destinare quanto sarà ricavato per finanziare interventi in materia di turismo, anche a sostegno delle strutture ricettive, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei servizi pubblici.
LE PAROLE DEL VICESINDACO
«Il territorio di Laveno Mombello è caratterizzato da significativi flussi turistici che, pur rappresentando una risorsa significativa per l’indotto economico e commerciale, comportano spese aggiuntive a carico del bilancio comunale sia per l’erogazione di adeguati servizi pubblici locali, che per la conservazione e il miglioramento del patrimonio artistico e ambientale, la manutenzione del territorio e garantire iniziative e manifestazioni» ha spiegato il vice sindaco e assessore al turismo Mario Iodice. Per questo è stato ritenuto necessario istituire l’imposta con un relativo regolamento.
L’ENTRATA IN VIGORE
Entrerà in vigore dal primo aprile di quest’anno e riguarderà strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, comprese case e appartamenti ammobiliati per uso turistico e immobili destinati a locazione breve. Le tariffe deliberate dalla giunta per il 2023 sono di 1,50 (per persona, a notte) per gli hotel a una e due stelle, i campeggi, le case vacanze, gli ostelli, gli affitti brevi. Si sale a 2 euro, sempre per persona a notte, per i tre stelle e a 2,50 euro per i quattro stelle o le categorie superiori.
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