POLITICA
Laveno Mombello, la Lega scarica Trezzi
Il Carroccio: «Non ci rappresenta più»
Andrea Trezzi non rappresenta più la Lega. La decisione è stata presa dal segretario della sezione Lega Salvini Premier di Laveno-Gemonio, Rossana Carta, in accordo con il direttivo, e riguarda la “delegittimazione” del consigliere comunale lavenese. Trezzi era candidato sindaco a capo della lista “Il domani inizia oggi” alle elezioni del 2020, vinte dal gruppo Civitas di Luca Santagostino. Da allora, Trezzi siede nei banchi della minoranza.
I primi screzi risalgono a quei tempi. «Qualche giorno dopo l’insediamento - spiega Carta - a sorpresa uscì un articolo sul quotidiano “La Prealpina” dal quale si apprendeva che Trezzi aveva rinunciato alla nomina di capogruppo convergendo tale carica sull’attuale consigliere Giuliano Besana. Allora nessuno era stato informato della decisione, né tanto meno se ne era parlato in precedenza. I primi malumori uscirono in quelle circostanze. Soprattutto da parte di chi, per la campagna elettorale, si era speso tanto per ottenere la presenza del Governatore Attilio Fontana e dell’eurodeputata Isabella Tovaglieri, Giancarlo Giorgetti, e altri consiglieri regionali ai propri gazebo elettorali, e si è visto mancare di rispetto per l’impegno profuso».
I problemi, secondo Carta, sono proseguiti nel tempo: «La scelta di rendere ormai non più legittimo l’accostamento del simbolo di partito al consigliere si avvalora nel corso del tempo con la mancanza di dialogo, di partecipazione e di collaborazione sia con i militanti sia con i sostenitori dei componenti della lista. Fino ad arrivare a prendere le distanze dal partito nel momento in cui fu sollecitato a stringere ulteriormente il rapporto con il consueto tesseramento annuale. Inoltre, come succede in tutte le sedi politiche, le varie attività in consiglio comunale non sono mai state precedentemente discusse o riportate all’interno del movimento per cui non si è potuto creare una linea politica di lavoro». E poi l’affondo: «È inutile girarci intorno: la politica, il movimento politico di appartenenza o di supporto servono anche per organizzare, studiare e soprattutto condividere un percorso. E proprio per difendere e sostenere una criticità dei cittadini ci siamo uniti il mese scorso insieme ad altri consiglieri di minoranza dei Comuni di Brenta e Cittiglio, dove abbiamo individuato un disagio su un servizio scolastico che si estendeva anche nel comune di Laveno Mombello. Di conseguenza essendo Trezzi il rappresentante consigliere, gli è stato chiesto di unirsi all’interrogazione concordata e congiunta da presentare nel proprio consiglio comunale. La sua disponibilità è venuta meno con la motivazione che a parer suo doveva gestire solo il suo comune di competenza, quindi presentando l’interrogazione singolarmente. Peccato. L’unione fa la forza, con e per il territorio». La conclusione di Carta è netta: «Tutto questo lascia dedurre l’incapacità di comprendere e di assolvere al proprio ruolo da parte di Trezzi, al quale una parte cospicua del corpo elettorale di Laveno Mombello si era affidata con il proprio voto. Gli stessi elettori che oggi ci sottolineano l’assenza di un ruolo attivo del nostro rappresentante in qualità di consigliere comunale».
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