LE RICERCHE
Sparito nel lago: nessuna traccia
Le correnti incidono nelle operazioni: non è servito neanche il robot dei vigili del fuoco arrivato da Trento
Ancora nessun riscontro dalle ricerche dell’uomo di 82 anni, residente a Verbania, che la mattina di lunedì 16 settembre si è lanciato nelle acque del Lago Maggiore, a Laveno Mombello, mentre si trovava sul traghetto che era da poco partito dal paese lacustre diretto al porto di Intra.
L’anziano è scomparso nei fondali e a nulla, finora, sono valsi i tentativi di ricerca, effettuati soprattutto nella zona del golfo di Laveno, da parte delle numerose squadre dei distaccamenti di Laveno Mombello, di Ispra, del Nucleo Sommozzatori di Milano e di Trento, operativi con un robot, del Nucleo Elicotteri di Malpensa e del Comando Centrale di Varese.
Sono stati diversi gli uomini impiegati sin dalla scomparsa. Da martedì 17 settembre, inoltre, è stato posizionato in acqua anche il R.O.V., sottomarino a comando remoto che scandaglia i fondali a centinaia di metri di profondità, mezzo ad alta tecnologia in dotazione ai vigili del fuoco di Trento, che però non è riuscito a trovare tracce dell’uomo.
A presidiare la superficie del lago e la riva vi sono anche i carabinieri della Compagnia di Luino e della stazione locale di Laveno Mombello, insieme agli operatori della motovedetta CC271. Le ricerche sono durate anche ieri per tutta la giornata e sono riprese nella mattinata di oggi, giovedì 19 settembre, ma probabilmente a incidere nelle operazioni sono anche le correnti del Lago Maggiore, che non permettono il ritrovamento dell’uomo. Per questa ragione purtroppo le speranze si affievoliscono lentamente.
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