POLIZIA LOCALE
Lavoro nero, chiusa officina di Gallarate
Attività sospesa finché non saranno sanate le irregolarità. Multe per diecimila euro

(e.r.) Lavoratori in nero e poca sicurezza. Con queste contestazioni nei giorni scorsi la polizia locale di Gallarate ha sospeso l’attività di un’autofficina nella zona appena fuori dal centro cittadino. Sotto sequestro quattro veicoli di proprietà di alcuni clienti, che erano stati lasciati in sosta su suolo pubblico senza copertura assicurativa.
L’ISPEZIONE DEL RUS
Sono numerose le irregolarità contestate dagli agenti del Reparto unità specialistiche al termine di un’ispezione all’interno dei locali. Disattese, secondo il personale del comando di via Ferraris, tanto alcune norme legate alla sicurezza sul lavoro, quanto altre relative al testo unico ambientale, oltre alle norme antincendio. Il titolare e due dipendenti, tutti di origine extracomunitaria, sono risultati senza dotazioni antinfortunistiche. All’unica uscita di emergenza sono stati trovati accatastati inoltre pneumatici e altri rifiuti.
AZIONE DI CONCERTO CON ATS
La sospensione dell’attività è scattata di concerto con Ats, dopo che gli agenti della polizia locale hanno riscontrato la mancanza del Documento valutazione rischi. Identico provvedimento inibitorio è stato adottato dall’Ispettorato territoriale del lavoro perché i due dipendenti non sono risultati in regola. A carico dell’azienda, ora, grava l’obbligo di versare i contributi omessi in favore dei collaboratori in nero. Coinvolti negli accertamenti anche vigili del fuoco, Arpa e Alfa, la quale ha curato la verifica degli scarichi.
LE MULTE
Oltre alla sospensione dell’attività sull’officina sono piovute sanzioni per circa diecimila euro. Tra le mancanze segnalate dal Rus l’assenza in officina di una persona individuata come responsabile tecnico: il nominativo indicato dal titolare corrisponde ad una persona che non è risultata reperibile e comunque non era al lavoro al momento del controllo. Per questo è scattato un provvedimento amministrativo da parte della Camera di Commercio. Sanzione pecuniaria inoltre per le carenze in materia di prevenzione degli incendi. I gestori dovranno rispondere anche della quantità di rifiuti trovati dagli agenti, sui quali sono in corso accertamenti per verificare la presenza di eventuali rifiuti pericolosi e il loro possibile sversamento nelle condotte fognarie. L’officina potrà riaprire solo una volta sanate le criticità.
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