IMMOBILI
Case a Varese: «Prezzi bassi»
I dati della Fimaa: usato non oltre i 1.700 euro al metro quadrato. Pesano i collegamenti disastrosi

«Recentemente ho incontrato una coppia di medici che lavorano in ospedale a Milano. Ho mostrato loro una villa da 400 metri quadri, con duemila metri di terreno, in vendita a 500mila euro. Un gioiello. Eppure i due medici hanno scelto di spendere la stessa cifra per un appartamento di 120 metri quadri a Milano. Il motivo? Da Varese sarebbe impossibile arrivare in orario in corsia tutti giorni». È sufficiente questo questo racconto di Dino Vanetti, vice presidente provinciale Fimaa Confcommercio, per capire che cosa sta accadendo al mercato immobiliare varesino. Due sono gli elementi in gioco, strettamente correlati: i prezzi bassi delle case, causati principalmente dai collegamenti difficili esistenti tra Varese e Milano. Il quadro della situazione è stato fatto ieri, lunedì 11 dicembre, a Ville Ponti, nel corso del Convegno annuale di Fimaa provincia di Varese, guidata dal presidente Santino Taverna che ricopre anche la carica nazionale.
COLLEGAMENTI DIFFICILI
«Il problema di Varese è uno solo - ha spiegato Santino Taverna - siamo a 50 chilometri da Milano ma i collegamenti lasciano molto a desiderare. E questa situazione penalizza un territorio che era il buon ritiro dei milanesi. Questa penalizzazione va ad incidere in maniera evidente anche sui prezzi delle case. È chiaro che non avrebbe senso fare un paragone diretto con Milano, dove i prezzi raggiungono livelli anche ingiustificati, anche nella Città Metropolitana. Ma è altrettanto vero che ferrovie a singhiozzo e autostrada sempre intasata non invogliano a comprar casa a Varese»
LE CIFRE E IL MERCATO
Vanetti scende nel dettaglio delle cifre. «Parliamo sempre di immobili non nuovi - spiega - In questo caso i prezzi variano da 600 euro al metro quadro fino a un massimo di 1.700 euro. È chiaro che la forbice dipende dalle zone. Viale Belforte e Valganna sono i più penalizzati, ma anche avvicinandosi al centro non si superano le cifre indicate. Oltre ai collegamenti verso l’esterno, va detto che anche la viabilità interna non brilla e non aiuta. Non si possono passare le mezzore in auto per fare pochissimi chilometri. A quel punto si sceglie di vivere altrove»
RISTRUTTURZIONI E NUOVI EDIFICI
Non si pensi comunque che il mercato varesino sia completamente fermo. Anzi. «Devo dire che siamo in linea con i dati italiani - ha specificato Taverna - con un arretramento intorno al 10 per cento. Il calo delle compravendite hanno inevitabilmente inciso il carovita e il rialzo del costo del denaro». Non solo. C’è un altro elemento da tenere in considerazione. «Dobbiamo anche dire - spiega Vanetti - che oggi ristrutturare casa comporta livelli di spesa che sono lievitati enormemente rispetto al periodo antecedente il Superbonus. Dai ponteggi in avanti, i rincari sono rimasti e vanno ad incidere ovviamente sulla capacità di spesa delle famiglie».
POCHE CASE NUOVE E BOOM AFFITTI
E le case nuove? «Gli immobili in costruzione o ultimati da poco sono pochi - spiega Taverna - C’è stata una vera e propria contrazione nelle costruzioni e oggi una impresa realizza un immobile se è solida e sicura dell’interesse del mercato». Così, chi cerca casa ma non riesce a comprarla, vira sulla locazione. «Qui le richieste hanno avuto un notevole incremento - sottolineano Vanetti e Taverna - e l’offerta non copre la domanda e i prezzi degli affitti vanno alle stelle».
© Riproduzione Riservata