I PERSONAGGI
Le sorelle record in Prealpina
Dopo l'eliminazione da "Reazione a catena" le campionesse malnatesi visitano la nostra redazione e ci raccontano l'esperienza su Rai Uno
"Quando la Rai ci ha chiamate, siamo partite per Napoli con la valigia quasi vuota, convinte che saremmo tornate in giornata. Ci siamo state due settimane e la prima notte, non avendo ricambio, abbiamo lavato e steso le nostre mutandine nella camera d’albergo".
A tu per tu, Chiara e Silvia, ospiti della redazione di Varese della Prealpina, due delle tre sorelle (Cristina, in dolce attesa, è già al mare) Nelba di Malnate, ultime "principesse del quiz", sono come le si è viste sullo schermo: simpatiche, in tutti i sensi belle persone e, soprattutto (merce rara di questi tempi), autentiche. L’idea di partecipare a "Reazione a catena" è venuta a Silvia, la più giovane delle tre, 22 anni festeggiati con tanto di auguri in "differita televisiva" di Pino Insegno, conduttore del programma.
"In realtà - spiega la ragazza che venerdì si laurea in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano - la nostra prova migliore è stata ai provini. Quando sai che vai in onda devi invece fare i conti con l’emozione".
E con i lunghi preparativi.
"Ci avevano invitato - racconta Chiara - a presentarci al Centro di produzione della Rai di Napoli con abiti sgargianti ma quelli che avevamo scelto sono stati giudicati troppo sobri. Da lì hanno stabilito che a decidere per noi dovessero essere gli addetti ai lavori e ci siamo rassegnate al ruolo di docili cavie".
Apparentemente meno esposta delle altre, Chiara dà in realtà l’idea di essere la stata "regista" del trio, capace di individuare in Cristina la migliore finalizzatrice dell’intesa vincente (gioco chiave del programma) e in Silvia la frontwoman perfetta. L’immagine delle tre che si tengono per mano davanti al domandone è di una tenerezza toccante. Un momento di bella tv, al pari di quello legato ai ragionamenti ad alta voce che precedevano la risposta.
"Rivedendoci - dice Silvia che all’orizzonte ha un viaggio-studio di sei mesi in Cina - siamo sorprese da alcune delle nostre facce. Non sapevamo di avere certe espressioni nel nostro repertorio".
Da spettatrici Reazione a catena, "che continueremo a guardare anche per affetto e stima verso Insegno e il regista Jocelyn", lo scoprirono la scorsa estate, al mare, a Villa Rosa, con la famiglia: "Era giusto l’orario in cui tornavamo dalla spiaggia".
Poi il grande salto, il viaggio all’interno del mondo della televisione. Il bilancio?
"Un’esperienza bellissima, divertente, circondate da un tifo, in studio, nella nostra Malnate e su Facebook che non avremmo immaginato.
I soldi vinti? Non abbiamo partecipato per quellO", la risposta, convincente, all’unisono.
Reazione a catena al momento non prevede uno scontro tra gli ex campioni ma se dovesse esserci vedrebbe certamente la presenza delle Ombre di Pino. Con buona pace degli altri.
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