LA PERLA
Bentornati a Santa Caterina
L’Eremo riabbraccia i turisti: in un mese e mezzo 16mila visitatori. Ma mancano i gruppi dall’estero
Lo spazio riservato ai bus è desolatamente vuoto, ma nel resto del parcheggio ci sono auto con targhe di tutta Europa: Olanda, Belgio, Francia, Svizzera, Liechtenstein. Ma soprattutto tante macchine di famiglie italiane, dalla Lombardia e dalle altre regioni del nord. E alla biglietteria sono ricominciate le code.
Colpa anche delle norme anti-Covid: la scalinata che dal piazzale del Quiquio conduce all’Eremo è chiusa perché, per le sue dimensioni, in alcuni punti sarebbe impossibile far rispettare la distanza di un metro, e così si può scendere soltanto con l’ascensore (in questo periodo gratuito), che però può portare solo quattro persone alla volta.
E nel complesso monumentale la capienza massima è di cento visitatori contemporaneamente. Numero che nei fine settimana si raggiunge in un amen.
Già, perché i turisti stanno tornando sul lago Maggiore, anche se spesso soltanto per una giornata o un week-end. E l’Eremo di Santa Caterina del Sasso è sempre una delle mete più gettonate. Lo sa bene la Provincia, proprietaria di tutta l’area, che per far fruttare al meglio questo gioiello a picco sul lago aveva deciso di affidarlo in concessione, per sette anni, a una società privata che avrebbe dovuto gestire tutta la parte turistica (dall’accoglienza alla biglietteria, alla promozione), separandola da quella religiosa (oggi curata dalla Fraternità Francescana di Betania). Ma la gara, per un valore di quattro milioni e mezzo di euro, è andata deserta.
Anche in questo caso il coronavirus ci ha messo lo zampino: i progetti e gli investimenti per il rilancio a lungo termine erano forse troppo rischiosi in un momento di incertezza come questo, e nessuno si è fatto avanti. Quindi, in attesa di un nuovo bando, la biglietteria è stata assegnata, in proroga, alla Società Patrimoniale della Provincia di Varese. Ma il ristoro resta chiuso, così come il negozio, e i turisti assetati o affamati possono contare solo sul furgone bar parcheggiato nel piazzale, ma esclusivamente il sabato e la domenica.
Nel nuovo bando che dovrebbe essere pronto per fine luglio - spiega Marco Riganti, consigliere delegato a Bilancio e Partecipate - la durata della concessione sarà più breve dei sette anni previsti inizialmente. Anzi, le concessioni saranno due: una per la biglietteria e il marketing, un’altra per il bar, che dovrebbe quindi poter riaprire in tempi più brevi.
I turisti stanno tornando, insomma, ma mancano i gruppi, soprattutto dall’estero, le comitive che arrivavano coi pullman o, via lago, con i battelli e i motoscafi da Stresa, la perla del Verbano costretta quest’anno a fare i conti con alberghi storici chiusi per mancanza di prenotazioni. Un’assenza che pesa sulle casse dell’ente, visto che gli stranieri, che costituivano il 70% dei visitatori, fino a metà giugno non si sono visti.
Ma adesso il loro numero è in costante crescita, tanto che nei giorni feriali all’Eremo si sente parlare quasi esclusivamente tedesco o francese. La stagione è ripartita il 30 maggio (ma le motonavi della Navigazione hanno ricominciato ad attraccare a Leggiuno solo venti giorni fa) e da allora a metà luglio sono stati staccati sedicimila biglietti: circa 9.000 interi, 5.000 ridotti (residenti in provincia e anziani) e 2.000 ingressi gratuiti (minorenni, studenti e guide turistiche). Per un incasso di quasi 60.000 euro, il 25% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Difficile quindi, di questo passo, arrivare al risultato dell’anno scorso, quando a partire da maggio (il mese in cui fu introdotto il biglietto, 5 euro) nelle casse di Villa Recalcati entrarono 364mila euro grazie a Santa Caterina.
© Riproduzione Riservata