DEGRADO E PAURA
Ex Pensotti: allarme abusivi
In via 29 Maggio l’azienda abbandonata torna nel mirino. Si teme la presenza di spacciatori

Il cancello, per settimane rimasto aperto, è stato richiuso da una catena, ma nel vecchio stabile uffici della Mario Pensotti di via 29 Maggio i “movimenti” pare non siano finiti. Anche perché lungo la recinzione sono presenti diversi potenziali varchi che consentono a eventuali intrusi di scavalcare facilmente quello che resta del vecchio muro di recinzione. Sbandati, certo, ma si teme anche spacciatori.
Così i residenti nella zona sono tornati a sollecitare interventi.
A farsi portavoce del rinnovato disagio e la Lega, che ha protocollato un’interrogazione che figura all’ordine del giorno del consiglio comunale di venerdì 30 aprile.
«Ancora oggi - si rimarca nel documento - vengono avvistati individui accedere nell’area sfruttando varchi di fortuna o scavalcando le mura del quadrilatero in punti fissi. Inoltre all’interno dell’area la crescita della vegetazione pare essere fuori controllo. Nelle giornate di vento parti di queste piante si spezzano ricadendo anche sulla carreggiata stradale di via Bezzecca, creando disagi agli automobilisti di passaggio».
In zona pare poi siano aumentate anche le segnalazioni per topi, «non sempre di piccole dimensioni, e iniziano ad essere avvistate anche bisce, loro predatori in natura». Il gruppo leghista chiede quindi all’amministrazione comunale di relazionare sulle misure che si intende prendere in tema di decoro e sicurezza in questa parte di Legnano.
Dismessa dal 1985
L’area ex Mario Pensotti si estende sul quadrilatero compreso tra le vie 29 Maggio, Bezzecca, Plinio e Montebello, ed è dismessa dal 1985: nel corso degli anni è stata oggetto di almeno una mezza dozzina di sgomberi e di un progetto urbanistico rimasto a metà.
In totale l’area industriale occupava 26mila metri quadrati: i vecchi capannoni vennero tutti demoliti (ad eccezione della palazzina uffici che doveva essere recuperata) in vista di un ambizioso piano edilizio che si era concluso con la costruzione del palazzo sull’altro lato di via 29 Maggio a cui, a causa delle difficoltà dell’immobiliare, non c’è stato più seguito.
Così dall’altra parte regna adesso il più totale abbandono tra muri pericolanti, vegetazione infestante e insegne arrugginite: anche la piazza che doveva essere creata di fronte al vecchio ingresso della ditta è rimasta a metà: in questi giorni non è neppure un bello spettacolo essendo per lo più coperta da erbacce.
Alcuni anni fa con la giunta guidata da Alberto Centinaio la proprietà aveva contrattato un progetto di recupero più modesto, che però non è stato possibile attuare. Ora la cooperativa è addirittura fallita, e prima o poi l’ex fabbrica rischia di andare all’asta. Ma nel frattempo?
Nel marzo 2012, in seguito a un temporale, si era addirittura verificato il crollo di una parte di quel che è rimasto in piedi.
Presenze sospette
La Mario Pensotti porta del resto con sé i problemi di tutte le aree dismesse: abbandono certo, ma anche la questione del controllo degli accessi, che periodicamente, nonostante gli sbarramenti messi in atto, vengono periodicamente violati ponendo interrogativi su quello che avviene all’interno.
Fra l’altro sull’asse di via 29 Maggio anche in un recente passato era stata segnalata la presenza di personaggi sospetti che comparivano più o meno sempre negli stessi punti. Spacciatori?
Sarà un caso, ma l’ultimo gruppo del controllo di vicinato (il 29° in città) è nato proprio qui ed è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi. Il “Ticino-Cavour” conta su 72 aderenti che vogliono tenere gli occhi aperti sulla zona che costeggia la ferrovia, le vie 29 Maggio, Cavour, Ticino e Della Vittoria. La ex Pensotti, intanto, resta lì, con il suo carico di abbandono.
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