L’INCHIESTA
Manette a Legnano: giunta decapitata
Operazione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio: la guardia di finanza arrestati Fratus e gli assessori Cozzi e Lazzarini

Terremoto politico a Legnano: all’alba di oggi, giovedì 16 maggio, sono stati arrestati dalla guardia di finanza di Milano, su ordine del Gip del Tribunale di Busto Arsizio, Piera Bossi, il sindaco Gianbattista Fratus, il vicesindaco e assessore al Bilancio Maurizio Cozzi e l’assessore alle Opere pubbliche, Chiara Lazzarini. Mentre Cozzi è stato portato in carcere, per Fratus e Lazzarini è stata adottata la misura degli arresti domiciliari ma risultano altri otto indagati a piede libero.
Oltre ai tre arrestati eccellenti, infatti, sono indagati a vario titolo anche amministratori delle partecipate Amga Legnano Spa ed Euro.Pa Service srl e dipendenti del Comune di Legnano deputati ai concorsi..
Agli arresti s’è accompagnata una serie di perquisizioni da parte dei finanzieri.
Le Fiamme gialle indagano per turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale in relazione agli incarichi ricoperti dalla stessa Lazzarini nella partecipata comunale Amga Spa, di cui fu presidente.
L’INDAGINE
L’indagine è stata denominata dalla guardia di finanza “Piazza Pulita” e come hanno spiegato il procuratore aggiunto di Busto Arsizio Giuseppe D’Amico e la sostituta procuratrice Nadia Calcaterra, sono tre le posizioni dirigenziali pubbliche assegnate dagli indagati «a soggetti a loro graditi».
In particolare vengono contestate una serie di «turbative nello svolgimento delle procedure selettive» per la selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo del Comune di Legnano, del direttore generale di Agma Legnano Spa, e di un incarico professionale presso la partecipata Euro.pa Sevice Srl.
L’ACCUSA A FRATUS
Un incarico presso una partecipata alla figlia di un candidato escluso al primo turno, in cambio dell’appoggio elettorale al ballottaggio: di questo è accusato il sindaco Fratus.
La promessa, stando all’inchiesta, è stata mantenuta con un incarico presso la Aemme Linea Ambiente Srl.
COSÍ FAN TUTTI
La nomina di «soggetti e amici e conoscenti, manovrabili e in futuro riconoscenti» attraverso «spregiudicate manipolazioni di procedure» è quanto c'è alla base dell’indagine, che attraverso intercettazioni ha colto anche passaggi chiari della modalità con la quale venivano turbate le aste.
Esempio citato dagli inquirenti è una telefonata della Lazzarini con cui la stessa assessora, ai tempi presidente di Amga, diceva a proposito di una gara: «Bisogna pilotarla, bisogna prendere una persona di fiducia».
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