L’EDIFICIO
Cascinone a rischio di crolli
Il Comune di Legnano ha disposto la messa in sicurezza dello stabile, colpito anche dal maltempo

Opere da compiere per la messa in sicurezza, perizia di idoneità statica e divieto di utilizzo di due locali attigui all’edificio: è il risultato, sintetizzato nell’ordinanza, dell’accertamento svolto dai tecnici comunali sul fabbricato di via Ciro Menotti detto familiarmente Cascinone.
L’edificio, nella sua parte buona, ospita da poco meno di vent’anni a questa parte il maniero della contrada La Flora; nella porzione in continuità dove, sino al 1998, era attivo il Circolo Santa Teresa, regna invece l’abbandono.
Condizione ideale perché l’azione combinata del trascorrere degli anni e degli elementi (con le precipitazioni degli ultimi giorni a fare la loro parte) colpisca duro.
A partire dal tetto o, meglio, dalla copertura del fabbricato, perché questa è, per metà circa della parte abbandonata, costituita da teli in plastica fissati sulle travi di legno.
Proprio il maltempo che ha caratterizzato l’ultimo periodo sembra essere stato la causa del distacco di una parte di questi teloni, che erano un riparo certo non risolutivo, ma che qualcosa schermavano, almeno sicuramente più del tetto di stelle attuale.
Da aggiungere che in questa parte dell’edificio sono visibili i resti della trave di colmo crollata, cedimento che ha interessato la soletta in legno di calpestio sottostante.
E sono, con ogni probabilità, dovuti a questo cedimento le crepe e il distacco di piastrelle nel locale cucina al primo piano dell’edificio attiguo.
A questo si aggiunga che, sulla base di quanto accertato, il pavimento della stessa cucina per sovraccarichi strutturali risulta inflesso nella mezzeria e l’arredamento spostato verso il centro dell’ambiente di qualche centimetro.
Non presenta, invece, lesioni il locale sottostante la cucina, impiegato come camera da letto.
Sempre l’accertamento dei tecnici ha rilevato, sul corpo di fabbrica all’angolo fra via Menotti e via Della Pace, tegole spostate dalla sede e in bilico sul canale di gronda.
Da qui l’ordinanza nei confronti della società immobiliare Cascina Mazzafame srl per eseguire le opere che eliminino i problemi e per redigere la perizia di idoneità statica.
I tempi sono stretti: bisognerà cominciare a intervenire entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento dell’ordinanza stessa.
Ma ce n’è anche per i proprietari e occupanti dell’edificio attiguo, che non potranno utilizzare cucina e camera da letto fino alla verifica e al ripristino delle condizioni di sicurezza statica del fabbricato.
Da tempo lungo la facciata dell’edificio è stata posizionata una recinzione metallica per impedire il parcheggio e il passaggio di pedoni.
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