L’ ECCELLENZA
La radiografia di un successo
Numeri da record e reparti all’avanguardia. Ospedale di Legnano, esempio da seguire
Oltre 20.500 ricoveri, 16.392 interventi chirurgici, quasi 1 milione e mezzo di prestazioni ambulatoriali, 70.412 accessi in pronto soccorso: sono i numeri da record registrati nel 2018 dall’ospedale di Legnano, 115 anni di storia, gli ultimi otto dei quali nella nuova struttura che, dislocata su un’area di 116 mila metri quadrati, non ha tradito le promesse di un polo all’avanguardia, che riuscisse ad essere anche qualcosa in più di un semplice ospedale.
Bar, ristorante, centro estetico, parafarmacia, lavanderia, palestra e sportello bancomat (ai quali si aggiungono una cappella e un luogo di silenzio e meditazione), sono, infatti, i servizi che vanno oltre a quanto viene richiesto ad un ospedale e che gli imprimono un valore aggiunto.
Sono ad ogni modo le prestazioni mediche e infermieristiche e l’assetto organizzativo i parametri sui quali si misura il giudizio del territorio, come ben sa il nuovo direttore generale, Fulvio Odinolfi : «Siamo - spiega - alla guida di una realtà grande e molto complessa che ci vede impegnati con volontà ed entusiasmo».
Professionalità elevate e tecnologie all’avanguardia fanno dell’ospedale di Legnano un polo di riferimento per un bacino di utenza che va oltre quello segnato sulla carta. Ecco i principali punti di forza.
NEUROCHIRURGIA ALL’AVANGUARDIA
Diretta dal dottor Roberto Stefini, l’unità operativa di Neurochirurgia dispone di una dotazione tecnologica sofisticatissima. A fare la differenza, rispetto ad altre strutture lombarde è, anzitutto, la Risonanza Magnetica Intraoperatoria, gioiello tecnologico che permette di navigare all’interno del cervello in tempo reale, fornendo al chirurgo una serie di preziose informazioni, quali la certezza di aver asportato tutto quanto era possibile asportare di un tumore cerebrale. Precisione assoluta e riduzione dei danni che un intervento al cervello potrebbe provocare, sono i vantaggi di quest’apparecchiatura.
Per la chirurgia della colonna vertebrale ci si affida, invece, alla Tac intraoperatoria che, come la risonanza, permette di navigare in tempo reale all’interno della colonna, fornendo immagini tridimensionali che sono molto d’aiuto in caso d’ interventi con mezzi di sintesi (viti e barre).
Ma non finisce qui: a breve l’equipe di Stefini sarà in grado di utilizzare anche una nuovissima tecnica laser mininvasiva per la rimozione di lesioni tumorali metastatiche profonde.
LEGNANO AL TOP PER IL CUORE
Grazie alla sua “heart-team”, Legnano è fra le strutture di riferimento della Lombardia per il cuore. Costituto da cardiologi clinici, emodinamisti, cardiochirurghi e anestesisti, il team permette alle due unità operative (quella di Cardiologia diretta dal dottor Maurizio D’Urbano e quella di Cardiochirurgia, affidata alla direzione del dottor Germano Di Credico), di affrontare qualsiasi tipo di patologia valvolare e coronarica con i sistemi più avanzati.
Interventi e trattamenti personalizzati, come quelli eseguiti per via percutanea sui pazienti ad alto rischio, permettono risultati impensabili sino a pochi anni fa. Strumentazioni costose quanto prodigiose aiutano il lavoro dei professionisti: un esempio, in tal senso, è la “sala ibrida”, sala chirurgica che, dotata di angiografo, permette di eseguire interventi chirurgici ed endovasali in contemporanea.
Da non dimenticare, poi, l’organizzazione che consente, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, di trattare l’infarto acuto con l’angioplastica coronarica.
POLITRAUMI, QUANDO IL TEMPO FA LA DIFFERENZA
L’emergenza può capitare di giorno come di notte: che si tratti d’incidente stradale, piuttosto che d’infortunio sul lavoro, Legnano è un riferimento sul territorio perché ospedale accreditato come Trauma Center a livello regionale.
Una squadra multidisciplinare sempre attiva e composta da chirurghi generali, anestesisti, radiologi, neuroradiologi, neurochirurghi, ortopedici, chirurgi plastici, maxillo facciali, vascolari, toracici e pediatrici assicurano al paziente politraumatizzato un’assistenza completa e qualificata, che richiede un continuo aggiornamento per affinare sempre di più la capacità di lavorare in squadra, bene e in fretta perché il fattore tempo, in questi casi, è determinante.
SCLERODERMIA, DIAGNOSI E FARMACI INNOVATIVI
Accreditato dal 2014 come “Scleroderma- Unit”, ossia come polo per la cura della sclerodermia (malattia cronica autoimmune), l’ambulatorio legnanese diretto dal professor Antonino Mazzone (che guida l’Unità Operativa di Medicina) e affidato alla responsabilità della dottoressa Paola Faggioli è uno dei pochi in Italia riconosciuto come tale. La sua attività spazia sia sul fronte della prevenzione, con giornate di screening in cui si effettua gratuitamente la capillaroscopia (esame che consente di diagnosticare la malattia), sia sul fronte del trattamento con i farmaci più innovativi presenti sul mercato.
La struttura lavora anche in sinergia con l’unità operativa di Chirurgia plastica, che interviene con trattamenti chirurgici particolari come il lipofilling, tecnica che aiuta l’autoriparazione dei tessuti che circondano la bocca, quando la malattia è giunta ad atrofizzarli.
L’ambulatorio lavora in sinergia con il Gils (Gruppo Italiano Lotta alla Sclerodermia). L’ambulatorio è parte integrante dell’Unità Operativa di Medicina, la cui professionalità e organizzazione hanno portato la Regione a indicare la Asst Ovest Milanese come ente attuatore della Rete Internistica Lombarda.
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