DOPO L’OFFERTA DI PRESEZZI
«La Tosi ora ha un futuro»
Il deputato M5S Riccardo Olgiati: «Limiteremo i danni. L’alternativa era perdere tutto»

«Non si può parlare di una sconfitta per la città, perché sarebbe potuta andare molto peggio. L’imprenditore Alberto Presezzi non avrebbe potuto reggere molto in questa situazione, dopo cinque anni passati in affitto senza vedere una via d’uscita, era davvero pronto a gettare la spugna. Invece con la sua proposta d’acquisto il nome Franco Tosi resterà legato alla città di Legnano. Certo, probabilmente saranno richiesti ulteriori sacrifici ai lavoratori. Ma state certi che questa era la migliore delle soluzioni possibili: per la Tosi, per chi ci lavora e anche per la città di Legnano».
Prima come consigliere comunale e poi come deputato del Movimento Cinque stelle, Riccardo Olgiati ha sempre seguito da vicino la complicatissima trattativa che nel lontano 2015 è stata intavolata per cercare di restituire un futuro alla fabbrica simbolo della città.
LE ACCUSE DELLA FIOM
Ieri l’altro sono stati resi noti i contenuti dell’offerta vincolante d’acquisto che il patron della nuova Franco Tosi Alberto Presezzi ha formulato al commissario Andrea Lolli, che gestisce il patrimonio immobiliare della vecchia Franco Tosi in amministrazione straordinaria: 2 milioni e 70mila euro per comperare un’area di 36mila metri quadrati a due passi da piazza Monumento, chi offre di meglio si faccia avanti entro l’8 agosto. Presezzi vuole comperare uffici, sala montaggio e un magazzino, ma non l’officina che probabilmente sarà trasferita a Burago Molgora. Subito il segretario Fiom Cgil Mirco Rota ha lanciato l’allarme: «Come ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio è responsabile del fallimento del progetto di rilancio della Tosi - afferma Rota -. Presto a Legnano ci troveremo a discutere ancora di licenziamenti».
A occhio, la nuova Tosi senza officina potrebbe posizionarsi sui 150, 140 dipendenti: una cinquantina in meno rispetto agli attuali. Soluzione inaccettabile, che il sindacato intende contestare al Mise.
ALTRIMENTI TUTTI A CASA
Ovviamente ieri Olgiati ha difeso il suo ministro: «Credetemi - dice - il ministero ha fatto tutto il possibile per cercare di sbloccare la situazione in favore di Legnano. Purtroppo con il commissario non è stato possibile raggiungere un’intesa sul prezzo dell’area allargata che comprendeva anche l’officina. L’alternativa a quel punto per Presezzi sarebbe stata abbandonare l’area e lasciare tutti a casa. L’intesa sull’area rossa di 36mila metri quadrati è la migliore soluzione possibile per tutti, ora c’è solo da augurarsi che la trattativa sia condotta a termine in tempi rapidi». Assenti per motivi di forza maggiore sindaco e assessori di Legnano, al Mise a rappresentare politicamente gli interessi della città ci sarà proprio Olgiati. «Limiteremo i danni - afferma -, per la nuova Tosi crediamo in un piano industriale di sviluppo, che possa servire da traino a tutti gli altri operatori interessati a insediarsi nei diversi comparti dello storico stabilimento». Di questo, però, si parlerà più avanti.
© Riproduzione Riservata