IL CASO
Lucciole via dalle strade
I controlli delle forze dell’ordine ora limitano il fenomeno

I controlli delle forze dell’ordine e della polizia locale alla fine hanno sortito l’effetto che si proponevano: togliere dalle strade di Legnano le prostitute che alcuni mesi fa erano tornate a presidiare i punti di maggior traffico.
Dopo molto tempo le lucciole erano per esempio ricomparse sulla Saronnese alla periferia est, verso Rescaldina. E poi sulla strada provinciale 12, dalla parte opposta verso Villa Cortese e Busto Garolfo. Se in questi due luoghi le presenze erano nelle ore notturne, in via Novara, al confine stavolta verso Borsano, donne di colore, soprattutto nigeriane, stazionavano prevalentemente di giorno all’imbocco delle stradine sterrate che poi si perdono nel verde del parco Alto Milanese. Lì c’erano delle vere e proprie postazioni fisse con sedie e tavolini sgangherati.
Non è un caso che in tutte e tre le situazioni ci si trovasse al limite di altri Comuni, in modo da rendere più farraginoso il meccanismo dei controlli e delle competenze. Ma alla fine, anche in considerazione del fatto che dietro la presenza delle nigeriane (accompagnate in auto al mattino e poi portate via alla sera dai loro sfruttatori) si cela una vera e propria tratta, carabinieri, polizia e vigili, con ripetuti controlli e multe, sono riusciti a bloccare il fenomeno.
Anche sulla Saronnese e sulla Sp 12 la situazione è migliorata: ora si possono trovare, per lo più nei fine settimana, ma non sempre, alcune rumene. Ma in questi casi il comando della polizia locale sottolinea un fatto importante: da quando la Romania è entrata nell’Unione europea, le ragazze non sono più clandestine e quindi non sono più ricattabili come succedeva anni fa: «Quelle che sono rimaste praticano questa attività per scelta, sono di fatto libere professioniste. Noi ormai sappiamo chi sono e quando le troviamo procediamo con le sanzioni previste dal regolamento comunale». Quest’ultimo prevede, per chi tenta di adescare clienti a bordo strada, multe fino a 300 euro.
Il fenomeno della prostituzione stradale non è comunque stato debellato: le lucciole si sono infatti spostate, come testimoniano i dati forniti dalla Lule, lungo le arterie dei Comuni circostanti. E poi c’è il sommerso della prostituzione nelle case private (punibile soltanto se sia provato lo sfruttamento) e la zona grigia dei centri massaggio dove non è facile accertare eventuali violazioni della legge. Il business del sesso a pagamento continua insomma con altre modalità.
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