IL LUTTO
Legnano piange Mauro Mezzanzanica
Stroncato da un male incurabile se n’è andato il numero uno dell’Unione sportiva legnanese. Aveva 61 anni

Mauro Mezzanzanica se n’è andato, sconfitto dal male contro cui lottava da tempo. Aveva solo 61 anni. Lascia la moglie Maria, i figli Jacopo e Valentina, e una città che grazie a lui nell’ultimo anno aveva imparato a sognare.
Non solo per l’insegnamento che come presidente dell’Unione sportiva Legnanese aveva dato in occasione del centenario della Coppa Bernocchi, ma anche per l’impulso che aveva saputo trasmettere come presidente della Fondazione Famiglia legnanese, dove era arrivato nel 2018 raccogliendo la difficile eredità di Luigi Caironi.
Come Caironi, anche Mezzanzanica era uomo di banca e di relazioni. Ma era figlio di un’epoca diversa, per certi versi molto più complessa.
Assunto in Banca di Legnano nel lontano 1980, nel 2000 era stato nominato direttore dell’area Legnano. Con l’entrata della Legnano in Bpm, nel 2008 era stato nominato direttore generale della Banca Popolare di Mantova ma nel 2014 Bpm lo aveva rivoluto a capo dell’area del Distretto ovest, quello che facendo capo alla sede di largo Tosi governava 120 filiali per un totale di mille dipendenti.
Lasciata la banca il 31 dicembre 2017 per il raggiungimento dell’età pensionabile, nel 2018 aveva iniziato la doppia avventura in Famiglia e nell’Unione sportiva legnanese.
In viale Matteotti a fianco del presidente Gianfranco Bonomi ha costruito il dopo Caironi, portando avanti (tra l’altro) una tradizione importante come quella della Giornata dello studente. In via Quadrio ha saputo motivare una squadra eccezionale, facendo del centenario della Coppa Bernocchi un motivo di orgoglio per tutta la città.
I funerali si terranno la mattina di giovedì 7 febbraio in San Magno.
Ampio servizi sulla Prealpina di mercoledì 6 febbraio.
© Riproduzione Riservata