LA SENTENZA
Legnano, Rispoli jr: cade l’aggravante mafiosa
La Cassazione ha inviato gli atti alla Corte d’Appello

Non ci fu l’aggravante del metodo mafioso e per questo motivo gli atti vanno rimandati alla Corte d’Appello, affinché sia ricalcolata la pena. Così ha deciso la Cassazione nei confronti di Francesca Rispoli, primogenita del capo-locale di ‘ndrangheta di Legnano e Lonate Pozzolo, che in secondo grado era stata condannata a quattro anni e cinque mesi di reclusione nell’ambito di uno dei numerosi dell’operazione Krimisa.
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